La dittatura dei nominati - Live Sicilia

La dittatura dei nominati

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Il punto dei lettori
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E’ da tanto tempo che mi domando quale sia il limite tra la democrazia e la dittatura; cosa abbiamo noi italiani di diverso rispetto alla Libia o all’Egitto o a qualunque altra nazione in cui fino a poco tempo addietro era tutto nelle mani di un solo uomo, un dittatore? Nulla, dico io. Qui in Italia, travolto Mussolini, è tutto nelle mani di pochi uomini, “i nominati”, che impunemente fanno quello che vogliono, non curandosi assolutamente delle richieste e delle esigenze reali dei cittadini. L’ultimo avvenimento che ci lascia esterrefatti è la negazione dell’arresto dell’onorevole, o meglio del “poco onorevole” Di Gregorio (nella foto) con un voto a scrutinio segreto, perché loro, i nostri dittatori, non hanno il coraggio delle proprie azioni, né il coraggio di uscire allo scoperto, di assumersi la responsabilità di scelte assurde e insane.

Colpiscono nascondendosi, fanno come i mafiosi della peggiore razza! In nome di chi? Della democrazia? Se un povero disgraziato, per fame, per portare il pane a casa ruba in un supermercato lo sbattono in prigione e non c’è nessun parlamento che si erge a sua difesa per impedirne l’arresto.Ed ancora non abbiamo assistito al prossimo diniego dell’autorizzazione a procedere nei confronti del “povero” Lusi! Sono degli indagati che si proteggono a vicenda per paura che l’uno parli e accusi l’altro e così vivono felici in quell’ideale limbo chiamato Parlamento, fottendosene delle leggi, vigenti solo all’esterno di quelle mura. e che sono invece implacabili contro i cittadini comuni.

Craxi l’abbiamo mandato a casa tirandogli le monetine, questi neanche le monetine si meritano! Ma non dovrebbero neanche poter più circolare liberamente per le città e incontrare la gente comune a cui tanto hanno tolto e continuano a togliere. Sono degli zombie, allontaniamoli, sono dannosi e pericolosi. L’unico modo che ancora gli consente di proteggersi è la vecchia legge elettorale che non permette ai comuni cittadini di ricusare come indesiderato chi non merita il loro consenso, così “loro” faranno di tutto per non cambiarla questa legge, sperando di essere ancora e sempre “Nominati”; ma noi dobbiamo impedirglielo!!

L’incarico di Monti ci aveva fatto sperare in un qualche cambiamento; oggi lui dice che è stato abbandonato dai poteri forti!! Ma dimentica forse che è stato messo al governo proprio da questi poteri forti e non ha fatto altro che attaccare i cittadini comuni e favorirli i POTERI FORTI: la finanza, le assicurazioni, le grandi aziende, mentre ancora la gente aspetta le riforme per rilanciare l’economia e favorire il lavoro.L’unica mossa determinata, e favorita in fondo da quasi tutti i partiti, è la riforma delle pensioni che ha sacrificato solo e sempre la gente comune. In Sicilia è da tempo che assistiamo al governo – farsa del Presidente Lombardo, indagato per presunto concorso esterno in associazione mafiosa. Appoggiato e sostenuto dal PD in un cosiddetto ribaltone da cui ci si attendeva una maggiore efficienza. Ed invece nulla: il governatore è contento perché la spesa dei fondi comunitari è al disopra della soglia minima per rientrare nei finanziamenti concessi dalla Comunità Europea e restare ancora nell’obiettivo uno.

Cioè, a disposizione vi sono 1,638 miliardi di euro e lui è contento perché ne ha spesi solo 766 milioni!! E l’altro miliardo di euro non l’hanno saputo ancora né impegnare né spendere. Come mai? Cosa mancano, idee, progetti? Manchiamo di tutto, eppure non si ha né la determinazione, né la voglia di progettare.Da parte di chi ci governa non esiste l’interesse a investire, a usare i soldi della comunità, in quanto a loro non gliene viene niente e invece tutti sappiamo proprio bene che il ritorno tangibile a uno studio progettuale è enorme: il bene della comunità che per loro non è poi così essenziale. Infatti si interviene con questo ultimo governo solo quando vi è un problema personale diretto o quando non si può dire di no a secondo da chi viene la richiesta. E’ vergognoso che non si sia saputo e voluto spendere un miliardo di euro, che in termini di investimenti vuol dire nuove strade, acquedotti, fognature, depuratori, asili nido servizi in genere di cui siamo molto carenti, e vuol dire anche lavoro, lavoro per tutti, professionisti, imprese, operai e un po di benessere finalmente per le famiglie. Ed invece siamo ancora qui a tollerare un governo immobile, bloccato da un governatore che si blinda con due assessori magistrati e con il sostegno dei paladini dell’antimafia, nonostante egli stesso sia indagato di concorso esterno di tipo mafioso. Dimettetevi tutti perché lui non si dimetterà mai.


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