La Finanziaria supera il primo esame dei sindacati, prosegue il confronto - Live Sicilia

La Finanziaria supera il primo esame dei sindacati, prosegue il confronto

Ma nulla si muove sul fronte Aran

PALERMO – Parte bene il confronto tra governo regionale e sindacati sulla Finanziaria. Dal faccia a faccia di questa mattina a Palazzo d’Orleans non sono emerse particolari frizioni tra il tandem Schifani-Falcone e le sigle sindacali convocate per conoscere le linee guida della manovra: Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal. Il cielo sembra più sereno anche sul fronte della riclassificazione e del rinnovo del contratto dei dipendenti regionali: i tre milioni e mezzo di euro annunciati dal governo non basteranno a coprire tutta l’operazione, ma il governo si è impegnato a cercare ulteriori risorse tra le pieghe del bilancio.

Cielo sereno sul fronte dei dipendenti regionali

“Apprezziamo che il governo si sia impegnato a mettere in piedi una proposta per superare gli attuali vincoli finanziari che non permettono la riclassificazione di tutto il personale”, ammettono i rappresentanti sindacali di Cgil Fp, Cisl Fp, Cobas Codir, Sadirs, Siad Csa, Ugl e Uil Fpl a conclusione della riunione in cui gli esponenti del governo hanno presentato le disposizioni della manovra dedicate ai dipendenti regionali. Durante la seduta gli esponenti del governo si sono impegnati a fare sì che si possano superare gli attuali vincoli affinché si possa ottenere una riclassificazione per tutto il personale rispetto all’attuale limite di spesa dello 0,55 del monte salari del 2018 per la riclassificazione. Per questo risultato occorrerà attendere. Mentre già in manovra, questo è l’impegno di Palazzo D’Orleans, verranno stanziate le risorse per la riclassificazione (nel limite consentito), per l’aumento del salario accessorio e i 28 milioni per la copertura degli aumenti contrattuali 2019/2021 concernenti gli arretrati relativi all’annualità 2023. Novità di quest’anno sarà un milione di euro dedicato al welfare.

Aran, tutto fermo

Nessuna novità, invece, sul fronte dell’Aran, l’Agenzia dalla quale passa materialmente la trattativa sul rinnovo contrattuale e la riclassificazione che, tuttavia, attende ancora la nomina del nuovo Direttivo. I sindacati della funzione pubblica giudicano “positivo” l’impegno del governo “a rispettare un cronoprogramma che prevede uno scadenziario preciso per arrivare alla nomina dell’Aran, ai rinnovi dei contratti di comparto e dirigenza e alla riclassificazione e legislazione vigente. Su tutto però – concludono – occorre accelerare”.

La triplice: “Apprezziamo la volontà di dialogo”

Poco prima era andato in scena l’incontro tra Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal sulla manovra. “Apprezziamo la disponibilità al dialogo – dice la triplice -. Occorre approfondire tutti i temi e ci riserviamo di farlo non appena avremo il testo integrale”. A parlare sono Francesco Lucchesi, segretario confederale Cgil
Sicilia, Sebastiano Cappuccio, segretario generale della Cisl regionale, Luisella Lionti, segretaria generale Uil Sicilia e Ignazio Baudo, segretario confederale Uil regionale. “Abbiamo messo in evidenza al governo alcune questioni che vanno affrontate – aggiungono – e sulle quali ci aspettiamo risposte: tra queste il tema generale dell’occupazione, dei precari della pubblica amministrazione e della tutela dell’ambiente. Sarà nostra cura fare pervenire all’esecutivo tempestivamente le nostre osservazioni dopo avere analizzato il testo, per il prosieguo del confronto”.

La Cisal: “Misure importanti per famiglie e imprese”

Positivo anche il giudizio della Cisal: “La Finanziaria, presentata questa mattina dal presidente Renato Schifani ai sindacati, contiene importanti misure a sostegno delle famiglie e delle imprese – affermano Nicolò Scaglione e Giuseppe Badagliacca -. Chiediamo al governo e alle forze parlamentari di incrementare il più possibile i fondi destinati a contrastare il caro-vita che erode il potere di acquisto dei lavoratori”. E sull’incontro di oggi: “Si è trattato di un momento di confronto positivo e utile che ha consentito alle forze sociali di apportare un contributo al dibattito dei prossimi giorni. La Finanziaria deve rappresentare un punto di svolta per la Sicilia e per questo ci aspettiamo che i fondi disponibili si concentrino su poche ma decisive misure, evitando i mille rivoli che non producono risultati. È necessario però aumentare le risorse per l’ammodernamento della macchina amministrativa e la valorizzazione del personale, unica strada per il rilancio della Pubblica amministrazione”.

Schifani: “Clima sereno e proficuo”

Toni concilianti anche da parte del governo. “Nel corso di queste riunioni – sottolinea Schifani – registriamo un clima sereno e proficuo, grazie anche all’impostazione che abbiamo dato alla prossima finanziaria. Da un lato c’è una chiara impronta liberale che si fa carico delle aspettative dei ceti produttivi, dall’altro un forte impegno in ambito sociale per non lasciare indietro nessuno nella fase di instabilità economica che viviamo. Il dialogo franco ma sereno è utile a rendere l’intervento della Regione nell’economia sempre più efficace e in sintonia con lo scenario dell’isola”.

Falcone: “Servizi e stabilità dei conti”

“Garantire i servizi essenziali e la stabilità dei conti – ribadisce Falcone – è il primo obiettivo della manovra. Da qui discendono i diversi interventi tesi a garantire la tenuta sociale dell’Isola, mettendo in sicurezza le famiglie e sostenendo il più possibile il lavoro. Particolare rilievo assumeranno le misure sui mutui e nel campo dell’assistenza sociale alle fasce più fragili. Intendiamo destinare inoltre maggiori risorse alle esigenze di riordino contrattuale del personale della Regione, dando seguito ad aspettative presenti da anni». “L’incontro di questa mattina con le rappresentanze sindacali dei lavoratori della Regione – ha dichiarato l’assessore Messina – è un preciso segno della volontà del governo di garantire le risorse finanziarie che permetteranno la sottoscrizione del contratto collettivo 2019-2021. Contestualmente stiamo finanziando interventi di welfare finalizzati anche alla sottoscrizione di una polizza sanitaria che copra tutti i dipendenti regionali”.


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