La macchina amministrativa | secondo Aricò, Caronia e Orlando - Live Sicilia

La macchina amministrativa | secondo Aricò, Caronia e Orlando

Sulla necessità di riorganizzare la macchina amministrativa sono tutti d'accordo. Così come sull'opportunità di riaprire Palazzo delle Aquile alla città. Il secondo dibattito a Villa Filippina ha visto confrontarsi i candidati a sindaco di Palermo Alessandro Aricò (Mpa, Fli, Mps, Api e movimenti civici, Chiama la Città); Marianna Caronia (Amo Palermo, Pid-Cantiere popolare, Dc, Udeur, partito tradizional popolare, Noi per il Sud) e Leoluca Orlando (Idv, Federazione della sinistra-Verdi). (La terza parte)
Palermo 2012 a Villa filippina
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Sulla necessità di riorganizzare la macchina amministrativa sono tutti d’accordo. Così come sull’opportunità di riaprire Palazzo delle Aquile alla città. Il secondo dibattito a Villa Filippina ha visto confrontarsi i candidati a sindaco di Palermo Alessandro Aricò (Mpa, Fli, Mps, Api e movimenti civici, Chiama la Città); Marianna Caronia (Amo Palermo, Pid-Cantiere popolare, Dc, Udeur, partito tradizional popolare, Noi per il Sud) e Leoluca Orlando (Idv, Federazione della sinistra-Verdi).

Nei programmi elettorali vengono proposte varie ricette per lo sviluppo. In primo piano la riorganizzazione delle partecipate con il nodo da sciogliere della stabilizzazione dei circa 1.800 operai della Gesip, per ora in ferie forzate. “Per gestire le partecipate – ha detto Aricò – creeremo una società consortile e subito dopo una holding che permetta la mobilità interna dei dipendenti”. Marianna Caronia punta a creare una macchina amministrativa efficiente, tagliando gli sprechi, accentrando i costi, eliminando i cda inutili. Leoluca Orlando (che vuole fare tornare a Palermo Hillary Clinton e Kofi Annan) si occuperà in prima persona del funzionamento della macchina amministrativa: “Nominerò me stesso assessore al personale e farò piazza pulita di coloro che occupano posti di lavoro senza averne le competenza e i meriti. Se vogliamo tornare ad essere una capitale della cultura, dobbiamo innanzitutto far funzionare la macchina amministrativa”.

Sulla necessità, infine, di lottare la mafia e il malaffare la Caronia ha ribadito come si ottengano risultati in tal senso cominciando con il garantire i diritti e i doveri di cittadini e amministratori, Orlando ha sottolineato come tutto passi dalla trasparenza amministrativa. Quindi ha annunciato l’intenzione di proporre al consiglio comunale un patto etico al quale attenersi (“È necessario – ha detto – che un cittadino con un incarico pubblico sia al di sopra di ogni sospetto. Per questo non capisco come certi partiti ancora sostengano un presidente della Regione indagato per mafia…”). E di codice etico ha parlato anche Aricò, che ha detto: “Noi lo abbiamo già sottoscritto all’inizio della campagna elettorale e abbiamo anche rifiutato candidature “non sicure”, rinunciando così anche a voti sicuri”.


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