La microspia sotto il tavolo| Il summit minuto per minuto - Live Sicilia

La microspia sotto il tavolo| Il summit minuto per minuto

Sciarabba e Nocilla giungono al summit

I carabinieri hanno registrato i boss di Misilmeri

PALERMO – Sono le 9:04 del 27 maggio 2017. I boss si stanno per riunire in una casa di via Padre Cusmano a Misilmeri. È l’abitazione di Carlo Noto. È lui ad accogliere l’anziano capomafia Salvatore Sciarabba giunto da Palermo in compagnia di Domenico Nocilla per incontrare Stefano Polizzi. È uno dei retriscena del blitz che stamani ha colpito il mandamento mafios di Misilmeri-Belmonte Mezzagno.

Noto fa gli onori di casa: “Scusate se volete acqua qua dietro ci sono le bottiglie con l’acqua aprite il frigorifero va bene?”.

Polizzi è preoccupato, non capisce perché Sciarabba abbia deciso di rischiare: “… scusami io volevo evitare di vederti questo bordello che si fa hai capito. Ho detto ma perché rischia”.

LE FOTO DEGLI ARRESTATI

Sciarabba gli spiega che l’incontro è necessario perché non devono discutere di “minchiatelle”, non poteva servirsi dei soliti pizzini “col nome cognome.. non te lo mando noi a consumare i cristiani che non c’entrano niente allora io a questo punto ci dissi gli dici che lo voglio vedere”.

Si sentono sicuri in quella casa. Polizzi spiega di avere dato i consigli agli altri picciotti: “… dico ai cristiani di non fare nomi delle macchine, vicino alle macchine, fuori le macchie non ci devono parlare ci faccio questa predica continuamente a tutti a tutti”.

Sciarabba concorda: “La gente sono fuoddi perché ormai le macchine sono… anche a Palermo pensa tu cammini in mezzo alla strada però certe volte devi pure parlare in certe cose per dire per dire parliamo all’orecchio siamo in mezzo alla strada parliamo all’orecchio”.

La parola d’ordine è prudenza: “… saliamo al Mezzagno da Gibilrossa… ce ne scendiamo io e tu soli sì però dobbiamo vedere a Gibilrossa là dove c’è il tabacchino ci si mettono.. con la paletta capito… facciamo la stessa strada uno avanti in modo che così no perché la si mettono gli sbirri è quello il problema”.

No, avevano un problema molto più grande. Gli “sbirri” indossavano la divisa da carabinieri e le microspie erano riuscite a piazzarle nel posto che ritenevano più sicuro. Sotto il tavolo della cucina dove discutevano.

 

 


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