La musica dolce | dell'ultima giostra - Live Sicilia

La musica dolce | dell’ultima giostra

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    La Domenica aveva un profumo diverso, i suoni ovattati e la strada per Villa Giulia era scandita dal cambio “a doppietta” della “nuova 500” che, proprio perché “nuova” in teoria lo aveva “sincronizzato”, ma papà che era “all’antica” , diceva che le marce entravano meglio se le accompagnavi schiacciando per due volte il pedale della frizione. Era il “68. Il leone “Leo” aveva ancora il pelo integro color miele ed il contorno delle orecchie non era ancora “rosicchiato dai topi”.Papà era il nostro ponte, le sue mani una strada. Io ed Emma i suoi piccoli, fragili pilastri. La giostra girava con le sue figure, profili ondeggianti negli occhi della meraviglia di ogni bimbo. 《Se sali sulla giostra, non potrai più scendere fino a che non sia ferma》. Queste le parole di papà la prima volta….e chissà cosa volesse dirci veramente….forse ci insegnava a scegliere, a decidere…a vivere. Un giorno Emma seguì, su in alto, il volteggiare delle rondini per una ultima giostra di primavera. Il ponte vacillo’, si piegò, ma poi capì che c’era qualcuno da accompagnare per qualche anno ancora su una strada che, come le giostre di ogni tempo, ha suoni, volti e colori diversi e si chiama “vita”.Grazie Roberto, caro amico.

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