L'addio a Leonardo, | il "piccolo angelo" - Live Sicilia

L’addio a Leonardo, | il “piccolo angelo”

L'addio a Leonardo (Foto da Facebook, Vittorio Palumbo De Rosa)

La comunità scossa dalla morte del piccolo precipitato dalle scale. La lettera della maestra.

L'ULTIMO SALUTO
di
2 min di lettura

MILANO – La mattina di ieri, alla scuola elementare Giovanni Battista Pirelli, non è stata una come le altre: ieri è stato il giorno dell’addio al piccolo Leonardo Acquaviva, cinque anni, precipitato dalla tromba delle scale dell’istituto venerdì scorso e morto dopo quattro giorni. Entrando a scuola si scorgeva un mazzo di fiori all’ingresso, il seminterrato dov’è caduto il piccolo è tuttora al buio, al secondo piano un nastro apposto dai carabinieri segnala il punto della balaustra da cui è precipitato. Nelle classi, alle 12, un minuto di silenzio. Anche i genitori hanno chiesto un permesso per commemorarlo, e si sono fatti trovare numerosi all’uscita. Poi il funerale, alle 14,45 nella chiesa di San Giovanni Battista alla Bicocca, quindi la cremazione.

Ieri è stato anche il giorno del dolore di una maestra, che al piccolo Leonardo e alla sua mamma ha dedicato una lettera. “Sto tornando a Salerno, dai miei parenti, in cerca di una pace che non troverò mai più – scrive l’insegnante -. Da venerdì non faccio che pensare a voi, a te, da mamma a mamma. Penso al tempo e vorrei poter riportare indietro le lancette. Mi sento impotente. Vorrei poterti stringere la mano e abbracciarti per unirmi al tuo pianto. So che Leo, nella nostra scuola, ha vissuto ore felici – continua la donna nella toccante lettera -. Curioso, simpatico, sempre in movimento. In un attimo tutto si è fermato. È diventato buio. La gioia è diventata tristezza. Il ricordo sarà per sempre dolore. Non posso credere che non vedrò più il viso di quel piccolo angelo. Se fosse possibile donerei la mia vita pur di riaverlo tra quei banchi della prima C”.

Leonardo è caduto avvicinando alla ringhiera la sedia con le rotelline della collaboratrice scolastica, appena uscito dal bagno, mentre la donna si occupava di altri due bambini. “Dobbiamo recuperare fiducia nella scuola che non ha alcuna colpa – dice un papà al Corriere della Sera – per continuare a vivere sereni, dobbiamo credere che sia stata una incredibile fatalità”. Di questo si sta accertando la Procura, con il pm Letizia Mocciaro e l’aggiunto Tiziana Siciliano. Magistrati e carabinieri non stanno lasciando nulla al caso, fra rilievi, testimonianze, sopralluoghi e tempistiche. La Procura valuterà anche aspetti come l’adeguatezza degli organici per assicurare la sorveglianza e la scelta di collocare le prime classi al piano più alto.

Il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, parla di tragedie che “si sarebbero potute evitare”, quando “accadono in un contesto sotto finanziato per troppo tempo, con strutture non sempre a norma, insegnanti che hanno troppi studenti e personale spesso insufficiente. Essere oggi un dirigente scolastico o un docente – conclude – espone le persone a responsabilità che non sono accettabili”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI