L'appello dei sindacati:| "Salviamo il teatro Biondo" - Live Sicilia

L’appello dei sindacati:| “Salviamo il teatro Biondo”

Stagione a rischio per lo Stabile del capoluogo siciliano e i sindacati si appellano a Crocetta: "La Regione diminuisca i tagli, la stagione è a rischio".

CAROLLO: "INTERVENGA CROCETTA"
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PALERMO – “Salviamo il teatro Biondo”. E’ questo l’accorato appello dei sindacati che stamane, in una conferenza stampa, hanno chiesto l’intervento della Regione per mettere in sicurezza la stagione in corso e salvaguardare 45 posti di lavoro.

Palazzo d’Orleans, infatti, uno dei soci dell’associazione dello Stabile di Palermo, ha annunciato un taglio del 30 per cento alla propria quota, che così scenderà a 2,7 milioni contro i 3,8 garantiti fino allo scorso anno. “Se si arrivasse a un taglio del 10 per cento – dice Benito Carollo della Uil – potremmo salvare la stagione, considerato anche il calo degli abbonamenti, scesi di circa mille unità, anche per l’enorme ritardo con cui è partita la campagna di rinnovo”.

Il comune di Palermo ha assicurato stanziamenti per 1,5 milioni “compiendo un grande sacrificio – continua Carollo – e sappiamo che potrebbe fare anche di più. Ma chiediamo a Crocetta di intervenire sul taglio deciso dal vecchio governo”. Stanziamenti che sono andati calando progressivamente, passando dai 12 milioni di qualche anno fa ai 5,7 previsti per il 2013: in quattro stagioni, Palazzo delle Aquile è passato da 3,5 milioni a 1,5; la Regione da 4,6 a 2,7; stabili invece ministero e Provincia, fermi a quota 700mila.

Il passivo per questa stagione ammonterebbe a circa 400mila euro, cui va sommato il pregresso per un totale di 2,3 milioni: una situazione critica che ha imposto il taglio delle produzioni e delle tournée. Il bilancio predisposto dal direttore artistico, Pietro Carriglio, è stato rigettato dal cda. “Adesso toccherà al direttore presentarne un altro – commenta il presidente Giovanni Puglisi – ma non ne approveremo mai un altro in perdita”. Il rischio in quel caso è che il teatro perda lo status di Stabile, con il conseguente scioglimento dell’associazione. Ma i sindacati rigettano l’ipotesi commissariamento e annunciano azioni di protesta nel caso che i soci non intervengano.


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