Laura Boldrini a Palermo:| "No ai vitalizi per condannati mafia" - Live Sicilia

Laura Boldrini a Palermo:| “No ai vitalizi per condannati mafia”

Laura Boldrini in visita al carcere minorile 'Malaspina' (foto Salvo Cataldo)

In visita al carcere minorale la Boldrini ha dichiarato: "I ragazzi che sono detenuti qui sanno di aver sbagliato, ma hanno paura che la società non gli dia la seconda chance che, invece, meritano".

IL PRESIDENTE DELLA CAMERA
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PALERMO – Il presidente della Camera, Laura Boldrini, che in mattinata riceverà a Sambuca di Sicilia (Ag) la cittadinanza onoraria dell’amministrazione comunale, ieri sera ha partecipato a Palermo alla festa nazionale di Sel, al Parco archeologico Castello a Mare e, intervistata da Giovanni Maria Bellu, ha detto di essere favorevole a togliere il vitalizio ai condannati per mafia e corruzione. “Non serve una legge – ha spiegato – può deciderlo l’ufficio di presidenza della Camera. Il collegio dei questori ha già avviato un’istruttoria”.

Nella mattina di sabato il presidente della Camera era stato invece in visita al carcere minorile ‘Malaspina’. “L’operazione Mare Nostrum è stata importantissima: salvare vite in mare è un imperativo etico, anche se poi servono anche altre azioni”. Secondo Boldrini “sono necessari accordi con i Paesi di transito perché si faccia uno screening dei richiedente asilo, che poi devono essere smistati nei vari Paesi europei che devono farsene carico”. “Serve una sinergia perché tutti facciano la propria parte”.

“Il nostro Paese, che ha consolidato una buona esperienza nella prima accoglienza dei migranti, deve mettere a sistema le procedure attraverso moduli che consentano di valorizzare ciò che funziona e di non reagire sempre come davanti ad emergenze”. Lo ha detto il presidente della Camera, Laura Boldrini, a margine della sua visita al carcere minorile palermitano ‘Malaspina’. Boldrini ha ricordato il suo incontro di ieri con gli immigrati giunti al porto di Palermo. “Mi sembrava doveroso esserci” ha spiegato.

“I ragazzi che sono detenuti qui sanno di aver sbagliato, ma hanno paura che la società non gli dia la seconda chance che, invece, meritano”. Lo ha detto il presidente della Camera, Laura Boldrini, a Palermo per una visita al carcere minorile ‘Malaspina’. Il presidente della Camera ha raccontato di aver ricevuto una lettera dei detenuti e di aver deciso di andare ad incontrarli per dimostrare che “le istituzioni fanno di tutto perché, una volta usciti, proseguano il percorso iniziato in carcere”. “Tutti – ha aggiunto – hanno interesse che abbiano un ruolo attivo nella società”. Boldrini ha definito il carcere minorile di Palermo “un esempio di efficienza”.

“Si deve fare in modo che la vicenda dei marò si risolva. Il rientro a casa di Latorre è certamente una cosa positiva, ma servono tempi certi sulla definizione del caso”. Lo ha detto il presidente della Camera, Laura Boldrini, a margine della sua visita al carcere minorile “Malaspina”. “Indipendentemente dal fatto che siano o meno colpevoli – ha aggiunto – non si capisce perché non c’è stata una presa di posizione chiara delle autorità indiane e perché ci sono stati tutti questi rinvii”.

Ora Boldrini sta incontrando i vertici della magistratura dei minori e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando alla presenza dei giornalisti. La presidente della Camera ha parlato con un gruppo di detenuti, che le avevano scritto una lettera per raccontarle la loro vita in carcere e le loro preoccupazioni. A Boldrini sono state illustrate le attività che vengono fatte eseguire ai ragazzi: dallo sport al teatro, dai corsi di cucina. Un gruppo di detenuti ha anche preparato piatti tipici siciliani da offrirle. Durante l’incontro con i detenuti è stato chiesto alla presidente della Camera se è previsto un nuovo indulto. “Non è tra le priorità del Parlamento – ha risposto -, ma ci occuperemo delle misure alternative al carcere”.

“La nostra paura più grande è che quando saremo di nuovo liberi, la gente fuori non si accorgerà di quanto siamo cambiati e cresciuti, ma ci guarderà sempre dall’alto in basso, come ‘quelli che vengono dal carcere’ “.

È un passaggio della lettera scritta da un gruppo di giovani detenuti del carcere Malaspina di Palermo e indirizzata alla presidente della Camera, Laura Boldrini, che oggi ha visitato la struttura. “Il Malaspina è un fiore all’occhiello, questa è una struttura che funziona – ha detto la presidente Boldrini – sono qui per ricordare ai giovani detenuti che le istituzioni sono loro vicine. Bisogna valorizzare le buone pratiche”. Durante la sua visita la presidente Boldrini ha parlato, tra gli altri, con gli otto giovani detenuti tra i 15 e i 20 anni che hanno partecipato a un laboratorio teatrale del Malaspina, ricevendo in dono il copione, intitolato “Kimada u Blek” ideato e scritto da Fosca Medizza, “un viaggio ideale di ‘evasione’ non dal carcere ma dalla realtà di ogni giorno”, ha detto il direttore del carcere, Michelangelo Capitano. Tante le attività del Malaspina presentate alla presidente, come “Lisca bianca”, il restauro dell’imbarcazione dei coniugi Albeggiani che ha fatto il giro del mondo e che sta coinvolgendo alcuni giovani detenuti. Sono stati proprio loro a invitare la presidente al varo. “Qui si insegna un mestiere, ma anche dei valori”, ha aggiunto Laura Boldrini, che nella cucina del carcere ha anche trovato un menu siciliano a base di cassata e arancine preparato dai giovani detenuti. “Oggi ho visto una struttura dove i ragazzi hanno la consapevolezza di fare qualcosa di utile non solo per se stessi ma anche per la società – ha concluso Boldrini – Se il compito del carcere è educare, lascio questa struttura con la consapevolezza che voi lo state facendo nel rispetto della C latitudine e con passione – ha detto Boldrini rivolgendosi agli operatori sociali – ora tocca risolvere gli altri problemi”.


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