L’Expo del pistacchio |nel circuito di eccellenza d’Italia - Live Sicilia

L’Expo del pistacchio |nel circuito di eccellenza d’Italia

La conferenza al Palazzo della Cultura di Catania.

la presentazione
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Bronte – “Basta guardare i loghi per capire la portata dell’Expo del pistacchio di quest’anno”. Così stamattina l’assessore regionale al turismo, Anthony Barbagallo, durante la conferenza stampa di presentazione della ventottesima edizione della sagra brontese. È stato lui, infatti, a porre subito l’attenzione sulla presenza quest’anno tra i partner del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo perché, ha spiegato, la sagra del pistacchio “è stata inserita nei circuiti di eccellenza enogastronomici di tutta Italia”.

Dal 22 al 24 settembre e dal 29 settembre all’1 ottobre. Due i fine settimana tra arte, spettacoli, folclore, prodotti tipici e artigianato presentati al pubblico e alla stampa nella cornice di Palazzo della Cultura a Catania. Cambio di location, dunque, per ospitare la presentazione dell’Expo del pistacchio approdata nella città metropolitana perché, nelle parole del sindaco Graziano Calanna, “è un evento che non riguarda più solo il nostro territorio, ma oramai riguarda tutta la Sicilia. Il pistacchio è il vanto del siciliano e non più solo del brontese”. Anche “aggiungere ‘Expo’ al nome e contemporaneamente mantenere ‘sagra’ significa continuare a valorizzare gli aspetti di una festa paesana ma anche fare capire che la festa non è più solo paesana”.

Tutela, valorizzazione e qualità. Saranno queste le parole chiave dell’appuntamento più atteso e goloso del territorio di Bronte. Protagonista sempre lui, l’oro verde che cresce tra le sciare laviche dell’Etna. Quel pistacchio rigorosamente Dop ormai conosciuto in tutto il mondo. Un’eccellenza propria del territorio che i coltivatori locali, a seconda delle zone, hanno appena finito o stanno terminando di raccogliere dalle piante. Biennale è infatti la raccolta, che ogni due anni permette dunque alle migliaia di turisti attesi e registrati nel tempo di potere assaggiare il frutto non solo essiccato e lavorato ma anche fresco.

“Una delle più grandi ricchezze, non sempre adeguatamente valorizzate, del nostro territorio è la straordinaria condensazione di biodiversità che caratterizza il territorio etneo” e di questo patrimonio “il simbolo è il pistacchio di Bronte”. Così il padrone di casa, il primo cittadino Enzo Bianco, che già l’anno scorso, appena insediatosi come sindaco metropolitano, è stato ospite dell’Expo. E dal tavolo degli intervenuti ha ricordato la pervasività del prodotto, che ormai ha raggiunto ogni angolo del pianeta, ma anche l’importanza di fare squadra per valorizzare e tutelare un frutto unico per le sue qualità organolettiche che ormai si fregia del marchio dop ma che deve fare i conti con altre varietà presenti sul mercato globale. A fargli eco Biagio Schilirò, presidente del Consorzio di tutela del pistacchio dop, il vicesindaco di Bronte Vittorio Triscari e l’onorevole Michela Giuffrida. “Manifestazioni come queste hanno un valore aggiunto non indifferente. Siamo noi – nelle parole dell’europarlamentare impegnato nella Commissione agricoltura – a dovere promuovere la tipicità e le caratteristiche organolettiche dei prodotti del nostro territorio che sono di gran lunga superiori”.

Importante new entry nell’organizzazione dell’Expo quella della Pro Loco di Bronte, che dopo la convenzione triennale col Comune da quest’anno ha cominciato ad affiancare l’amministrazione nell’allestimento dell’evento. “Ricordiamo – ha detto il presidente Dario Longhitano – che i natali della sagra del pistacchio sono stati della pro loco di Bronte, nel 1981, su iniziativa dell’ex presidente Zino Petronaci. Poi è stata portata avanti dalle amministrazioni successive”. E se lungo il principale corso Umberto troveranno spazio tutti i prodotti al pistacchio, novità di rilievo, nelle parole di Longhitano e del presidente del consiglio etneo Nino Galati, sarà un’area dedicata alla show cooking dove chef internazionali si cimenteranno nella preparazione di diversi piatti. A non mancare sarà anche il connubio tra gastronomia, cultura e sostenibilità, sposando pure la “Via dei Castelli”, l’itinerario fortemente voluto dall’assessorato al turismo sport e spettacolo della Regione Sicilia per valorizzare insieme arte, paesaggio ed eccellenze enogastronomiche. Importanti, inoltre, le partnership con Slow Food e Ferrovia Circumetnea. “Nell’anno internazionale del turismo sostenibile – ha detto Barbagallo – nelle due domeniche della sagra ci sarà infatti il treno del pistacchio che partirà da Catania. I turisti si muoveranno così verso Bronte in modo sostenibile e arrivati troveranno le bici ad aspettarli”. “Forte – ha continuato – pure la presenza Unesco. Saranno infatti presenti anche i pupi siciliani, bene unesco immateriale, con i fratelli Napoli”.

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