"Libera il tuo orgoglio" |Il Gay Pride colora Catania - Live Sicilia

“Libera il tuo orgoglio” |Il Gay Pride colora Catania

(Foto Dario Azzaro)

Un lungo serpentone arcobaleno ha attraversato le vie del centro: dal Borgo passando per Via Etnea fino a Piazza Teatro Massimo.

LA MANIFESTAZIONE
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CATANIA – Il Gay Pride colora le strade della città. Un lungo serpentone arcobaleno ha attraversato le vie del centro: dal Borgo passando per Via Etnea fino a Piazza Teatro Massimo. “Libera il tuo orgoglio” è lo slogan che campeggia sullo striscione che apre il corteo. Una manifestazione irriverente e gioiosa, presa d’assalto da tanti giovani e giovanissimi che non si sono lasciati intimorire dal caldo torrido. Musiche e balli scandiscono le ore di un lungo pomeriggio di festa e di rivendicazione. “Il Pride quest’anno è dedicato all’orgoglio della cultura e alla cultura dell’orgoglio perché siamo convinti che le prossime sfide saranno di natura culturale”, spiega il presidente di Arcigay Catania, Giovanni Caloggero. “Alcuni diritti li abbiamo ottenuti (le unioni civili, anche se incomplete), torneremo a parlare di stepchild, di omofobia, di Gpa: vogliamo approfondire all’interno del movimento quello pensiamo su questi temi in modo da creare delle formulazioni per chi ci governa”, aggiunge Caloggero. Tante le realtà che hanno preso parte al corteo: Arcigay Catania, Agedo, la Lila, la Rete degli studenti medi, i Giovani Democratici, Arcigay Palermo, la Cgil, Queers, L’Uaar, le Famiglie Arcobaleno, Amnesty International, Arcigay Siracusa, Demosì (l’ex assessore Angelo Villari e le deputate Concetta Raia e Luisa Albanella), Stonewall.

Ma a spiccare tra la folla sono  soprattutto le tonache dei sacerdoti della Chiesa Cattolica Ecumenica di Cristo. “A Dio interessa l’amore è questo che fa il sacramento tra due persone, ciascuno di noi è il capolavoro di Dio”, spiega padre Riccardo Patti. “La nostra è una Chiesa indipendente dal Vaticano che nella sua struttura mette in primo piano la difesa dei deboli e di chi vive una discriminazione: se Dio è amore, lo è per tutti”, argomenta. Nel frattempo il corteo prosegue fino a Piazza Teatro Massimo per il comizio di chiusura con il sindaco Enzo Bianco e un ospite d’eccezione: il numero uno di Emergency, Gino Strada.

 

 

 

 


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