Librai a rischio |L'allarme di Confcommercio - Live Sicilia

Librai a rischio |L’allarme di Confcommercio

Sono in subbuglio i librai di Catania. Una recente circolare regionale, infatti, sospende i pagamenti dei libri per il 2012 che saranno pagati a data da destinarsi solo nel 2013

CATANIA- Circa 200 tra librai e titolari di cartolibrerie della provincia di Catania rischiano di rimetterci “frutto e capitale” per via di un patto di stabilità che non permetterebbe il pagamento nel 2012 dei testi scolastici forniti dagli stessi operatori di settore nei scorsi mesi a migliaia di alunni delle scuole elementari. Lo afferma in una nota l’associazione librai di Catania della Confcommercio in merito ad una recente circolare regionale che sospende i pagamenti dei libri per il 2012, che saranno pagati a data da destinarsi solo nel 2013. Per l’associazione la situazione “metterebbe a rischio la vita commerciale dei librai che hanno acquistato e già pagato i libri ai loro fornitori, libri che sono stati regolarmente consegnati ai ragazzi delle scuole elementari”.

“E’ una situazione paradossale – ha detto la presidente dell’Associazione Librai Confcommercio della provincia di Catania e Vicepresidente nazionale con delega per il Sud Italia Anna Cavallotto – quella che stiamo vivendo come categoria in tutta la regione. Dapprima ci vengono date garanzie che, come ogni anno, i soldi destinati al pagamento delle cedole elementari sono disponibili alla Regione e poi, a causa del patto di stabilità, ci viene sospeso il pagamento delle nostre spettanze”. “Se gli enti non provvederanno a pagarli in tempi celeri falliremo – ha aggiunto – visto che ci siamo scoperti con le banche. D’altronde sarà impossibile pensare di recuperare i soldi dalle famiglie alle quali abbiamo regolarmente fornito i libri”. “La campagna scolastica è finita fondamentalmente da un mese – ha proseguito Cavallotto – e non possiamo ora apprendere che rischiamo il pagamento a campagna scolastica finita. Se l’avessero detto prima avremmo fatto pagare i libri direttamente alle famiglie. Allo stato delle cose, ci devono pagare subito, senza ulteriori indugi”.


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