L'impegno di Cascio e Vizzini| per i precari degli enti locali - Live Sicilia

L’impegno di Cascio e Vizzini| per i precari degli enti locali

Incontro col sottosegretario Letta
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“I lavoratori degli Enti Locali costituiscono la spina dorsale del nostro sistema. La spinosa questione dei precari siciliani, quindi, ci vede impegnati in prima linea e faremo quanto occorre per mettere fine alla tragedia che investe migliaia di famiglie”. A parlare è il presidente dell’Ars, Francesco Cascio, che ieri sera, accompagnato dal presidente della Commissione Affari Costituzionali, Carlo Vizzini, è stato ricevuto dal Sottosegretario alla presidenza, Gianni Letta, proprio per affrontare la drammatica vicenda dei precari degli Enti Locali.

“Siamo dalla parte dei lavoratori – aggiunge – ma per dare loro risposte serie, la politica deve dimostrare senso di responsabilità. In questa direzione, le istituzioni politiche, soprattutto siciliane, hanno doveri, anche morali, ben precisi, in virtù del mandato fiduciario ricevuto dai cittadini, perciò, il Parlamento regionale siciliano, sta avviando un fitto tavolo di confronto con il governo nazionale, affinché questo obiettivo venga definitivamente raggiunto”.

Secondo Cascio e Vizzini “posto che, in un momento in cui il governo nazionale deve affrontare una grave crisi economica e un immane sforzo per rientrare dal deficit che mette in crisi il nostro Paese, non è possibile certo pretendere dallo stesso un impegno unilaterale, quindi occorre che la nostra Regione, per risolvere la prioritaria questione dei precari, faccia tutti i sacrifici necessari, anche agendo sulle proprie spese, per contribuire, così come richiesto alle altre regioni a Statuto Speciale, all’opera di riduzione della spesa pubblica generale”.

“Come già anticipato dal sottosegretario Letta giorni fa al presidente Lombardo, e ribadito anche a noi – concludono Cascio e Vizzini – sarebbe più complesso chiedere al governo centrale una deroga al patto di stabilità che riguardi esclusivamente la Sicilia, perché un tale provvedimento dovrebbe, invece, estendersi a tutti e questo metterebbe in discussione la manovra nazionale nella sua interezza. Se la tenuta dei conti pubblici, quindi, è necessaria per la stessa sopravvivenza del sistema Paese, l’unica strada proponibile è quella di fare qualche sacrificio per ottenere finalmente il risultato più grande di dirimere positivamente la grave situazione dei precari, perciò stiamo lavorando in questa direzione”.


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