Liti, disagi, coccinelle, grillini | Villa Sofia: i martiri della sanità - Live Sicilia

Liti, disagi, coccinelle, grillini | Villa Sofia: i martiri della sanità

Commenti

    Un articolo bellissimo da leggere, complimenti vivissimi al giornalista per averci regalato questa pagina di realtà, emozioni e speranze di un futuro migliore. Grazie.

    Caro Roberto, hai usato il termine “migrazione”. Ecco, allora, cosi come ci si chiede ardentemente il perché le genti siano costrette ad emigrare o fuggire da luoghi resi inospitali per condizioni socio-politiche conflittuali, cosi forse sarebbe opportuno valutare con molta “attenzione critica ed obiettiva”, e con tutte le riserve del caso, il perché la gente migri al Pronto Soccorso, escludendo chiaramente le “emergenze-urgenze”. Forse qualcosa di molto complesso sta accadendo da anni in sordina o palesemente tale da condurre a questi epiloghi? Beh! , caro Roberto forse è giunto il momento di allontanarsi dai riflettori e riavvicinarsi con occhi non abbagliati e mani accoglienti al valore della missione di ogni singola donna e uomo impegnati in questo arduo cammino. Un caro fraterno abbraccio alle donne e uomini che, pur nella evidente difficoltà quotidiana, riescono a mantenere coerenza al “Giuramento” che ha segnato la vita professionale verso l’assistenza al PROSSIMO. Pace!

    Qualche mese fa mi sono recato al pronto soccorso di Villa Sofia a causa di una caduta dalle scale che mi ha causato la rottura di due costole. Mi hanno assegnato il codice giallo alle ore 11.30 circa. Sono entrato dai medici alle ore 00,30, cioè dopo 13 ore di attesa. Per fortuna non sono una persona violenta anche se a fatica ho trattenuto la rabbia per una pazienza finita già dopo alcune ore di attesa, ma purtroppo, dico purtroppo, in quelle ore, più volte ho sodalizzato con chi spesso perde la calma è fa un manicomio nei pronto soccorso, creando problemi di vario genere, perché credetemi, è molto difficile mantenere la calma dopo 13 ore di attesa, quando si sta male. Il nuovo direttore Messina, ha poco da promettere, perché come i suoi precedessori poco farà se non nulla. Purtroppo è la rassegnazione che prende il sopravvento e nessuno potrà convincermi che le cose potranno cambiare. La realtà è che per vari aspetti, spesso siamo uguali se non inferiori a molti paesi del terzo mondo, e così che vanno le cose da noi.

    Tristissimo, e cosa si fa? NULLA

    E poi, c’è pure qualcuno che attribuisce la malasanità ai medici…Sono anche loro vittime di un sistema gestito da una pessima politica che, spesso, non capisce niente di sanità, perché lavorare giorno e notte con questa pressione e in ambienti indecorosi è intollerabile.
    I cittadini, invece, dovrebbero lottare insieme agli operatori della sanità, medici, infermieri, tecnici, tutti insieme.
    E il Pronto Soccorso non può essere assaltato da chiunque: esiste il primo filtro, IL MEDICO DI BASE, ma questo è un altro discorso.

    La capacità di rendere, attraverso le parole, una mefistofelica situazione. Complimenti!

    50.000 accessi in un anno ! La risposta sta proprio qui. Dove è la medicina di base?

    Dottore Puglisi, la seguo sempre con attenzione e piacere. Ma qui non si parla di racconti ma di organizzazione, al di là dei bravissimi e volenterosi medici che operano al pronto soccorso che oso definire missionari. L’organizzazione non è un gioco e non può essere lasciata all’arbitraria fedeltà del politico di turno. È cosa seria da demandare a uomini e donne competenti. Lanci una campagna contro l’occupazione della politica nella sanità, in tanti le saranno grati.

    Andare al pronto soccorso anche per una semplice bucciatura da caduta e togliere tempo a chi ne ha veramnte bisogno è molto ridicolo….

    Ci vogliono più medici e più infermieri.
    La spending review con la pelle della gente fatela altrove. Date più risorse alla sanità, fate assunzioni senza le false partite Iva e soprattutto Eliminate i menagers della sanità buoni per formazione e interesse solo a guardare bilanci

    ci vuole piu’ personale negli ospedali

    mio figlio, 3 anni fa, ha un incidente in sala ballo a londra, al piede, e si reca al pronto soccorso di Chelsea, fa sette ore di attesa e dopo questo tempo fanno una RX e lo rimandano a casa in attesa della consulenza medica che stabilisse la diagnosi. Diagnosi mai pervenuta, dal che ritorna in sala tra dolori atroci. dopo 7 mesi, in vacanza prende una storta allo stesso piede, ci si reca al pronto soccorso di Sciacca, e li scopriamo che il danno non refertato a londra era una frattura netta dello scafoide, ormai cicatrizzata. E per un ragazzo che fa danza classica, non mi pare cosa di poco conto. Ma qual’è la differenza tra i nostri PS e quello inglese? il comportamento della gente. li si aspetta anche ore, in silenzioso e rispettoso silenzio, qui non ne siamo capaci, certo ci stanno le carenze strutturali, ma dopo l’attesa te ne vai con una diagnosi certa e una cura data. Sappiamo tutti che andare al pronto soccorso è un andare all’inferno, e questo dovrebbe indurci a ricorrervi quando realmente c’è di bisogno e non per semplici cose che si possono risolvere con il medico di base o con la sola esperienza che la vita ci fa fare. Per tornare in Inghilterra, se tu stai male, il medico ti invita a cercare i tuoi sintomi su internet e porvi rimedio secondo le indicazioni che trovi. Miglioriamo certo la nostra Sanità, ma ognuno faccia la sua parte a cominciare dall’uso della buona educazione da parte dell’utenza, e facciamolo tenendoci stretta questa nostra macchina sanitaria, che sarà recalcitrante, ma che alla fine funziona.

    Mi chiedo, e Vi chiedo, quante persone in attesa hanno veramente bisogno del pronto soccorso e quante, invece, potrebbero andare dal medico curante o alla guardia media? A mio avviso meno del 30%, il che vorrebbe dire un’attesa ridotta del 70% (13 ore diventano meno di 4), la possibilità di avere un’assistenza migliore, locali più puliti ed umani….ma purtroppo anche per un’unghia incarnita o per un’influenza con febbre a 37.5 si va al pronto soccorso…e ci si arrabbia se un codice rosso passa prima di noi che abbiamo il codice verde

    …..”con infermieri e dottori che corrono di qua e di là……………” ecco, questo è quello che mi sarei aspettato dopo un’attesa di 6 ore a seguito di una caduta da scala, invece mi fanno accomodare in una stanza dove un medico ed altre 4 persone in una situazione di rilassamento quasi soporifero, comincia a visitarmi…………
    Non è possibile impegnare 5 persone (un medico, una infermiera che mi ha medicato, un’altra che mi ha accompagnato a fare la tac ed altri due probabilmente di scorta) mentre li fuori la gente aspetta ore ed ore.
    altra storia sono i furbetti verso ai quali applicherei tariffe salatissime da scoraggiare l’utilizzo dei pronto soccorso come fosse il medico di base.
    Stima ed ammirazione invece ai medici ed agli infermieri che pure in condizioni penose continua ad operare con impegno e diligenza

    Basta prendere per i fondelli la gente, assumete il personale e il problema si risolve. Per il resto solo chiacchere.

    X Enzo1
    Certo che se in inghilterra il medico di base ti invita a farti una diagnosi su Google la gente praticamente penserà di avere tutte le malattie che possono esistere sul pianeta

    Com’è che la colpa non è di Orlando o dei migranti? Resto stupito di questo fatto…

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