"La lotta all'abbandono rifiuti e la richiesta per quei mezzi in disuso"

“La lotta all’abbandono rifiuti e la richiesta per quei mezzi in disuso”

Il commissario provinciale dell'Eps
LETTERE IN REDAZIONE
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6 min di lettura

Gentile redazione,
mi chiamo Giuseppe Caruso e sono un comune cittadino che ha scelto di contribuire, in quanto Guardia Particolare Giurata Ittica-Venatoria-Ambientale, alla tutela dell’ambiente. Intesa come difesa del patrimonio naturalistico faunistico e boschivo.

L’enorme questione legata ai rifiuti

E vigilanza nelle zone rurali e nelle aree extraurbane degradate a causa dell’abbandono di rifiuti speciali e pericolosi. In qualità di Commissario Provinciale dell’E.P.S. (Ente Produttori Selvaggina – Associazione di vigilanza Ittico-Venatoria- Ambientale e di Protezione Civile), ho collaborato negli anni con le diverse Forze di Polizia.

Che operano nel campo della tutela ambientale in diverse operazioni nelle quali sono stati individuati i responsabili di scarichi di rifiuti liquidi nelle nostre acque interne. Come reflui fognari non depurati e acque di vegetazione di frantoi e aziende agrumicole. Ed altri abbandoni di rifiuti speciali e pericolosi fuori dai centri abitati, nelle campagne o all’interno di alcuni siti abbandonati, pratiche consolidate che continuano a devastare il territorio.

“Illeciti di ogni genere”

È proprio in queste aree che vengono compiuti illeciti di ogni genere, avallati dalla certezza di non essere individuati e di far passare inosservata la condotta illecita. In quanto nelle aree rurali ed extra-urbane la presenza degli uomini dello Stato difetta per mancanza di quelle risorse umane che diventano sempre più scarse. 

Si parla ovunque di “Ambiente”, di “Transizione Ecologica”, di smaltimenti e di traffici illeciti di rifiuti. Si parla di costi pubblici prima e di gravami sul cittadino poi, necessari alla bonifica dei siti inquinati. Nel caso dei rifiuti solidi, tutto si risolve con un costo, ma quando si tratta di rifiuti liquidi che contaminano le acque o il suolo causando danni gravi agli ecosistemi, o di rifiuti gassosi rilasciati nell’atmosfera, il costo di tale inquinamento ambientale viene pagato dalla salute degli ambienti di vita, uomo compreso.

“Una risorsa per la collettività”

Le Guardie in tali casi rappresentano una risorsa preziosa per la collettività. In quanto per la tipologia dei controlli previsti dalla Legge e demandate dal Prefetto, sono fruitori dei luoghi avendo acquisito una conoscenza capillare del territorio. Questo può supportare le Istituzioni e garantire la presenza dello Stato in aree periferiche non tracciate e difficili da raggiungere.  

Operiamo a servizio della collettività non percependo alcun contributo da parte degli Enti locali. E tutte le spese legate a tale attività sono a nostro carico, dai costi del carburante, a quelli del vestiario, all’assicurazione obbligatoria dei veicoli, all’acquisto dei mezzi di servizio. Il più delle volte rinunciamo al riposo quotidiano, nella considerazione che la vigilanza viene effettuata al di fuori del lavoro di ciascuno di noi. 

“I mezzi guasti”

A proposito di mezzi, nel Febbraio del 2021, venni a conoscenza che la Città Metropolitana di Catania avrebbe dismesso, di lì a poco, diversi mezzi. Dichiarati non più idonei allo svolgimento di pubblico servizio, in quanto guasti.

Per tali mezzi, non era stata ritenuta economicamente vantaggiosa la riparazione, pertanto, in riscontro al D.P.R. n. 189 del 13/02/2001, ed anche in ossequio dell’art. 118 della Costituzione che prevede che “Stato, Regioni, Città Metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati. Per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”, richiedevo con nota prot. 21/21 del 3/02/2021 l’assegnazione del veicolo Nissan Terrano targato EG////// alla mia Associazione per le finalità statutarie.

Per circa un anno, sono andato presso gli Uffici preposti per seguire lo stato di avanzamento della pratica di assegnazione, per poi apprendere che il veicolo richiesto non ci sarebbe più stato assegnato, in quanto lo stesso era stato inserito in un Decreto di Rottamazione.

Incredulo per quanto appreso e non avendo mai ricevuto alcuna comunicazione a seguito della mia richiesta, mi sono recato presso il Dirigente pro-tempore preposto e Capo di Gabinetto della Città Metropolitana di Catania Ing. Giuseppe Galizia, per ottenere le spiegazioni del caso, ma lo stesso si rifiutava di dialogare con me, nonostante fosse presente in ufficio. 

La richiesta

Faccio presente, altresì, che il mezzo da me richiesto, in data 9/02/2020 era già privo di idonea revisione alla circolazione, pertanto presumibilmente dichiarato non più utilizzabile, ma la copertura assicurativa era attiva fino al 30/05/2021.

Lo stesso dicasi per i tanti mezzi non utilizzabili presenti nell’area antistante la sede della Città Metropolitana. Nel parcheggio nell’area sottostante il plesso Novaluce e in altre aree adibite a deposito di mezzi dismessi. Su alcuni dei quali vi era copertura assicurativa e su altri, con revisione scaduta nell’anno 2016, vi era copertura assicurativa sino al 30/05/2021. Ciò significa che il costo sostenuto per assicurare tali mezzi inutilizzabili ha costituito un inutile gravame per l’Ente, quindi un danno erariale che si ripercuote sulla collettività. 

Nell’anno appena trascorso, venendo a conoscenza che ulteriori tre veicoli della Polizia Metropolitana, in disuso da anni, ma ancora utilizzabili per le nostre finalità associative e per quelle di altre Associazioni, sarebbero stati di lì a poco tempo dismessi, presentavo istanza ulteriore di assegnazione di tali veicoli alla Città Metropolitana di Catania.

Con il trascorrere del tempo, non ricevendo alcuna risposta, contattavo telefonicamente l’Avvocato Ivan Albo, preposto dal Sindaco Enrico Trantino a persona di sua fiducia presso il sopra citato Ente. Lo stesso mi rispondeva, in prima battuta, di avere conferito con l’attuale Dirigente del Servizio Autoparco della Città Metropolitana Ing. Francesco Nicosia.

Dopo qualche mese, sempre telefonicamente, mi veniva riferito che si era perplessi rispetto a questo tema. Specifico che queste risposte, poco esaustive e prive di valide motivazioni sul diniego di fatto alla richiesta di assegnazione di automezzi in disuso, non mi venivano mai date per iscritto, ma soltanto in modo verbale.

“Una risorsa a costo zero”

Già l’anno prima, dopo vari tentativi di contatto non andati a buon fine, riuscivo a conferire con il vertice dell’Ente, Avv. Enrico Trantino. Lo scopo del contatto era quello di chiedergli di ricevermi per potere conferire sulle problematiche dell’abbandono dei rifiuti sul territorio. Per le quali il volontariato avrebbe potuto essere una risorsa disponibile a costo zero.

Al tempo stesso, chiedere di intervenire per supportare le Associazioni di Volontariato presenti sul territorio che fanno vigilanza ambientale, anche solo con una piccola gratificazione quale la donazione di un veicolo da rottamare… Il Sindaco della Città di Catania e della Città Metropolitana di Catania mi diceva di rivolgermi all’Avv. Albo e all’assessore Pesce. 

Ad oggi mi trovo dinanzi all’impossibilità oggettiva riscontrata di non riuscire ad interloquire sull’argomento. 

Mi domando se si ha voglia di conoscere le difficoltà delle realtà dal basso come quelle che o descritto. Si intende o no affrontare l’annoso problema dell’abbandono e degli smaltimenti illeciti di rifiuti dalla poltrona che gli è stata assegnata, dandosi come priorità il raggiungimento di un premio di produttività che poco ha a che fare con il raggiungimento di importanti scopi sociali? 

Resto convinto che ogni classe politica e dirigenziale dovrebbe richiamarsi sempre ai dettami contenuti nell’ art. 118 della Costituzione sopra richiamato…”.


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