L'Udc si scioglie |Verso la nuova "cosa bianca" - Live Sicilia

L’Udc si scioglie |Verso la nuova “cosa bianca”

Il 23 novembre il partito centrista si scioglierà per dar vita ad un nuovo gruppo insieme ai cattolici di Scelta Civica. È quanto trapela dal vertice tenuto ieri a Catania. E adesso in Sicilia...

PALERMO – È la fine dell’Udc. Il congresso nazionale che avrebbe dovuto svolgersi il 29 e 30 novembre è stato ufficialmente annullato – come aveva anticipato una lettera del segretario nazionale Lorenzo Cesa – e per il 22 novembre, invece, è convocato il consiglio nazionale del partito. L’ultimo dell’Unione di centro – ne verrà ratificato lo scioglimento – , il primo di quello che probabilmente si chiamerà Popolari per l’Italia, un soggetto politico all’interno del quale confluiranno anche le anime popolari e cattoliche di Scelta civica .

Questo è quanto trapela da una riunione tra i vertici dell’Udc siciliana che si è tenuta ieri pomeriggio a Catania, e alla quale hanno partecipato il ministro della Funzione pubblica Giampiero D’Alia e il segretario regionale Giovanni Pistorio. Una decisione che arriva, non a caso, in concomitanza con la frattura all’interno del Pdl tra berlusconiani e alfaniani, con la (ri)fondazione di Forza Italia e con la nascita del nuovo partito dell’ex delfino di Silvio Berlusconi, che si chiamerà Nuovo centrodestra.

L’alleanza tra questa nuova forza politica e i futuri ex Udc non è e non sarà sancita ufficialmente, almeno per ora, ma gli stessi dirigenti centristi confermano che si va in questa direzione. “Un sodalizio con Alfano? Lo determineranno i passi che il ministro farà in questi giorni – commenta a Livesicilia il segretario dell’Udc siciliana Giovanni Pistorio -, ma l’ipotesi di un accordo con Forza Italia non è nemmeno in campo: sarebbe una strada inpraticabile”. Ed è lo stesso Pistorio che parla anche di “dialogo” con Alfano, confermando che l’intesa con il ministro dell’Intero è molto più che una semplice ipotesi. Un’alleanza che – assicura Pistorio – non avrebbe effetti sullo scenario politico siciliano, dove l’Udc è uno dei principali protagonisti (nonché sostenitore della prima ora) dell’esperienza del governo di Rosario Crocetta. Larghe intese anche in Sicilia?

“Niente di strano”. D’altrocanto Angelino Alfano, a Roma, sostiene il governo di centrosinostra di Enrico Letta. Un’unione di Nuovo Centrodestra ed ex Udc, quindi, nell’Isola, non si scontrerebbe affatto con l’appoggio al governo di centrosinistra del presidente siciliano. Ma è ancora presto per guardare così lontano. Intanto, il 23 novembre, il giorno dopo il consiglio nazionale Udc, a Roma si terrà una manifestazione – Assemblea popolare per l’Italia – che sancirà la nascita del nuovo “soggetto politico”, come ama chiamarlo Pistorio, e la stretta di mano “con gli amici di Scelta civica”. “Una grande iniziativa – spiega Pistorio – all’insegna della partecipazione e dove l’anima cattolica e popolare della politica italiana sarà parte attiva”. Il panorama, per il resto, si andrà definendo a poco a poco, ma una cosa è sicura: larghe intese oppure no, il governo Crocetta non ha nulla da temere. L’avvicinamento dell’Udc al centrodestra pare ormai inevitabile, ma i centristi rimarranno accanto al governatore in ogni caso.


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