Mafia al Consiglio comunale, Salvi: |"Da Musumeci una lettera anonima" - Live Sicilia

Mafia al Consiglio comunale, Salvi: |”Da Musumeci una lettera anonima”

L'intervento del Procuratore di Catania dopo le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal presidente della Commissione Antimafia all'Ars.

La precisazione
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CATANIA – Il Procuratore di Catania Giovanni Salvi rompe il silenzio dopo una settimana dall’intervista rilasciata alla stampa da Nello Musumeci, presidente della Commissione Antimafia all’Ars, in cui gettava ombre su possibili infiltrazioni tra le mure di Palazzo degli Elefanti. In particolare l’ex presidente della Provincia parlava di segnalazioni su quattro consiglieri comunali in ‘odor di mafia’. Dichiarazioni che hanno sollevato l’intervento politico non solo del Presidente dell’Assise cittadina Francesca Raciti, ma anche di deputati nazionali che hanno presentato interrogazioni parlamentari e chiesto l’apertura di indagini da parte della magistratura.

Il capo della Procura di Catania ha inviato questa mattina una nota agli organi di informazione per diradare qualsiasi dubbio su quali atti e documenti siano arrivati sui tavoli dei magistrati di piazza Verga. Giovanni Salvi fa delle precisazioni soprattutto dopo le notizie diffuse da alcune testate sul fatto che ci sarebbero stati dei “primi contatti tra lui e il Presidente dell’Antimafia regionale, Nello Musumeci”.

Circa la questione delle affermate infiltrazioni mafiose nel consiglio comunale di Catania, si comunica – scrive il Procuratore –  che l’unico elemento sin qui comunicato dalla Commissione regionale antimafia è la trascrizione di una lettera anonima”. E Salvi precisa che il plico alla Procura di Catania è arrivato solo “dopo l’apparizione di notizie sulla stampa e una nota di questo ufficio”.

Sulle sollecitazioni provenienti da più parti in merito al fatto se la Dda di Catania ha fascicoli aperti su sospette infiltrazioni al Comune di Catania, Giovanni Salvi mantiene il massimo riserbo. “Per quanto riguarda autonome indagini di questa DDA – conclude –  si ribadisce che notizie circa esistenza e esito di indagini in questo come in altri settori vengono date solo quando consentito e quando necessario ai fini della corretta informazione dell’opinione pubblica”.


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