Sotto sequestro finisce un impero economico da 68 milioni di euro, composto da concessionarie di automobili e società immobiliari. Il provvedimento di sequestro, chiesto dalla Procura di Caltanissetta ed emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale, colpisce i fratelli Francesco Antonio Luca, 65 anni, e Salvatore Luca, 70 anni, e il quarantacinquenne figlio di quest’ultimo, Rocco Luca.
Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Gabriele Paci, sono della Direzione investigativa antimafia e della guardia di finanza.
I tre imprenditori sono attualmente indagati per concorso esterno in associazione mafiosa. Si tratta dei titolari della concessionaria ‘Lucauto’ di Gela, molto nota nella Sicilia orientale per il suo parco di lusso. Avrebbero riciclato nelle loro attività i soldi della famiglia mafiosa dei Rinzivillo. Si parla di una cifra iniziale di un miliardo di lire.
I contatti dei Luca con la criminalità organizzata si sarebbero poi estesi ad alcune famiglie mafiose di Catania, quali i Mazzei (detti i Carcagnusi), i Carateddi ed i Santapaola.
In passato la famiglia Luca, dopo aver subito un provvedimento di sequestro di beni, denunciò di essere vittima del pizzo. Era il 2006 e fu avviata un’inchiesta per riciclaggio con l’aggravante di avere favorito Cosa Nostra.
“L’inchiesta fu archiviata in seguito ad una pseudo collaborazione di Salvatore Luca – scrivono gli investigatori – che nel frattempo aveva raccontato di episodi estorsivi subiti tentando di accreditarsi come vittima della mafia. Successive acquisizioni probatorie hanno consentito di fare luce sulla reale natura dei rapporti fra i componenti della famiglia Luca e le organizzazioni mafiose operanti sul territorio”.
Accanto al settore delle auto di lusso i Luca avrebbero sviluppato un mercato del credito irregolare, accaparrandosi una vasta platea di clienti. Il sistema prevedeva una dilazione mediante assegni postdatati per il pagamento delle auto che in caso di insolvenza sarebbero state recuperate e registrate fittiziamente come noleggi .
Sotto sequestro finiscono le aziende Lucauto srl, Car Luca srl, Terranova Immobiliare srl, Immobilluca srlLuca Immobiliare srl, Luca Costruzioni srl, Mirto srl, Ginevra Immobiliare, Oikos che si occupa di alberghi e ristoranti, 40 terreni, 192 fabbricati, 47 rapporti bancari.