Ponte della droga Carini-Torino | Il corriere pedinato dai carabinieri - Live Sicilia

Ponte della droga Carini-Torino | Il corriere pedinato dai carabinieri

Le indagini partono da una telefonata di Luca Bellomo, nipote acquisito di Matteo Messina Denaro, di cui sarebbe stato l'ultimo ambasciatore. Dall'Albania avrebbe diretto la trasferta del palermitano Gaetano Corrao.

Operazione Eden 2, il retroscena
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PALERMO – Dodici chili e mezzo di marijuana. Ottantamila dosi. Il pesante carico di erba partì da Carini con destinazione Torino, dove fu bloccato dai carabinieri. Il tutto è avvenuto fra il 17 e il 19 maggio scorsi.

Le indagini iniziano intercettando una telefonata di Luca Bellomo, nipote acquisito di Matteo Messina Denaro, di cui sarebbe stato l’ultimo ambasciatore. Bellomo si trova in Albania, a Tirana, con Giuseppe Nicolaci, chissà per quali altri traffici illeciti. E chiama il palermitano  Gaetano Corrao. Sono tutti e tre finiti in cella nel blitz antimafia Eden 2 messo a segno fra Palermo e Castelvetrano. Alle 14:04 del 17 maggio, prima di lasciare l’Albania, Bellomo spiega a Corrao: “… te ne vai dal Nico… ti prendi la cosa… eh, e poi vai da Enza (Lorenza Guttadauro ndr)… mia moglie… e ti fai dare 400 euro… ti prendi la cabina bello sistemato, domani sera arrivi e te ne vai in albergo e ti riposi, aspetti la mia chiamata l’indomani mattina che arrivi… anche perché poi arrivando là, hai altri 1000 euro capito, e poi eventualmente se ti servono, quelli che usi per le spese me lo dici che te li ritorno io…”.

L’incontro con il “Nico” avviene alle 15:35 dello stesso giorno. Le celle telefoniche agganciano il comune di Carini. Alle successive 20:17, Bellomo ha rimesso piede in territorio nazionale. E da una cabina telefonica chiama Corrao: Tanino apposto?”. “Sì, ma io me ne sto scendendo che me ne sto andando a prendere la nave io”.

Di sera, infatti, Corrao si imbarca sulla nave Splendid con destinazione Genova. A bordo salgono anche i carabinieri del Reparto operativo speciale. I militari non perderanno mai di vista il passeggero e il borsone Adidas che Corrao tiene stretto a sé. Una volta a bordo Corrao riceve un sms: “Ciao sono amico di tosi mi ha deto di scriverti”. Risposta: “Io domani sera sono a genova ok ci sentiamo quando arrivo a genova ciao”

Sbarcato nel porte ligure Corrao viene pedinato fino all’albergo che gli è stato prenotato dalla Sicilia. All’indomani sale un su un treno con destinazione Torino Porta Nuova. Nel capoluogo piemontese viene raggiunto da un uomo al volante di una Opel Corsa. Corrao ripone il borsone nel bagagliaio. I due si spostano in centro città. Scendono dalla macchina e si allontanano a piedi. Poco dopo ritorna solo l’uomo che ha prelevato Corrao alla stazione. La sua Opel viene affiancata da un’Alfa 147. Al volante c’è Luigi Mascolo, torinese di 27 anni. Che carica a bordo della sua auto il borsone. I carabinieri lo fermano poco distante. Dentro il bagaglio ci sono 12 chili e mezzo di marijuana.


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