Mafia dei Nebrodi, sentenza vicina: 101 imputati - NOMI - Live Sicilia

Mafia dei Nebrodi, sentenza vicina: 101 imputati – NOMI

Le richieste di pena e tutti i nominativi: ci sono personaggi di spessore
IL PROCESSO
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MESSINA – Mafia dei Nebrodi, si avvicina la sentenza, ci sono 101 imputati. Giuseppe Antoci, vittima di un attentato proprio nel territorio controllato dalle cosche, sarà presente in aula. Ecco i nomi degli imputati e le richieste di pena.

I nomi

Queste le richieste: Pasqualino Agostino Ninone 16 anni di reclusione, Laura Arcodia 1 anno e 3 mesi, Sebastiano Armeli 10 anni e 4 mesi, Giuseppe Armeli 12 anni, Giuseppe Armeli Moccia 11 anni e 10 mesi, Rita Armeli Moccia 14 anni e 10 mesi, Salvatore Armeli Moccia 7 anni ie 4 mesi, Calogero Barbagiovanni 14 anni e 2 mesi di reclusione, Alessio Bontempo 1 anno e 4 mesi, Gino Bontempo 15 anni e sei mesi, Giovanni Bontempo 1 anno e 4 mesi, Giuseppe Bontempo 2 anni e 4 mesi, Lucrezia Bontempo 1 anno e 10 mesi, Salvatore Bontempo 14 anni e 4 mesi, Sebastiano Bontempo, 30 anni, Sebastiano Bontempo Scavo 3 anni, Sebastiano Calà Campana 1 anno e 4 mesi, Salvatore Calà Lesina 18 anni, Mariachiara Calabrese 5 anni, Gino Calcò Labruzzo 15 anni, Antonio Calì 3 anni e 3 mesi, Andrea Caputo, 8 anni e 4 mesi, Antonio Caputo 12 anni e 7 mesi, Arturo Carcione 5 anni, Giuseppe Carcione 4 anni e sei mesi, Jessica Coci 5 anni, Carolina Coci 11 anni e un mese, Domenico Coci 13 anni, Rosaria Coci 12 anni e due mesi, Sebastiano Coci 13 anni e due mesi, Denise Conti Mica 2 anni, Sebastiano Conti Mica 30 anni, Giusy Conti Pasquarello, 3 anni e 7 mesi, Ivan Conti Taguali 14 anni, Massimo Costantini 8 anni e due mesi, Antonina Costanzo Zammataro 3 anni e nove mesi, Claudia Costanzo Zammataro 2 anni, Giuseppe Costanzo Zammataro 2 anni e due mesi, Giuseppe Costanzo Zammataro 43 anni e 18 anni, Giuseppe Costanzo Zammataro 36 anni, 13 anni, Loretta Costanzo Zammataro 2 anni e 2 mesi, Romina Costanzo Zammataro, 1 anno e 4 mesi, Valentina Costanzo Zammataro 2 anni, Barbara Crascì 3 anni e nove mesi, Katia Crascì 10 anni e 8 mesi, Rosario Crascì 13 anni e nove mesi, Antonino Crascì 3 anni e 4 mesi, Sebastiano Crascì 13 anni e due mesi, Sebastiano Craxì 20 anni e sette mesi, Maria Sara Crimi 2 anni, Salvatore dell’Albani, 5 anni e tre mesi, Santo Mignino Destro 13 anni, Sebastiano Mignino Destro 11 anni, Pietro di Bella 2 anni, Marinella Di Marco 12 anni, Maurizio Di Stefano 3 anni e due mesi, Antonino Faranda 14 anni e due mesi, Aurelio Salvatore Faranda 30 anni reclusione, Davide Faranda 12 anni, Emanuele Antonio Faranda 13 anni e 8 mesi, Gaetano Faranda 18 anni e 8 mesi, Gianluca Faranda 13 anni, Massimo Giuseppe Faranda 24 anni e 9 mesi, Rosa Maria Faranda 11 anni e 10 mesi, Giuseppe Ferrera, 10 anni e sei mesi, Innocenzo Floridia 10 anni, Valentina Foti 2 anni, Vincenzo Galati Giordano di 63 anni 4 anni di reclusione, Vincenzo Galati Giordano di 52 anni, detto Lupin 30 anni, Santo Galati Massaro 2 anni e 10 mesi, Daniele Galati Pricchia 2 anni e 3 mesi, Emanuele Galati Sardo 12 anni, Giuseppina Gliozzo 5 anni, Mario Gulino sei anni, Alfred Hila 10 anni, Roberta Linares 5 anni e tre mesi, Pietro Facciale Lombardo 11 anni e 9 mesi, Francesca Lupica Spagnolo 10 anni e 7 mesi, Rosa Maria Lupica Spagnolo 11 anni, Jessica Catarinella Mancuso 2 anni, Fabio Cristoforo Mancuso 5 anni e tre mesi. Antonino Agostino Marino 16 anni, Rosario Marino 14 anni, Alessandro Giuseppe Militello, 2 anni, Giuseppe Natoli 12 anni e sette mesi, Angelo Antonino Barbino 9 anni, Massimo Pirriatore 5 anni, Elena Pruiti 12 anni, Francesco Protopapa 15 anni, Angela Maria Reale 2 anni, Danilo Scacciarizzo 5 anni, Giuseppe Tenghi Scinardo 12 anni e sei mesi, Giuseppina Scinardo 3 anni e tre mesi, Elisabetta Scinardo Tenghi 1 anno e otto mesi, Giusi Angelica Spasaro, 10 anni e sei mesi, Natale Giuseppe Spasaro 10 anni e 4 mesi, Antonia Strangio 15 anni e sette mesi, Mirko Talamo 2 anni e otto mesi, Salvatore Terranova 10 anni, Giovanni Vecchio 10 anni e tre mesi, Carmelino Zingales 10 anni.

Antoci: “Sarò presente”

“Sarò presente in aula alla lettura della sentenza. Si chiude un cerchio e si scrive una pagina di storia, si libera un territorio. Da quel 2013 non avrei mai immaginato di attraversare una strada così tortuosa, non avrei mai pensato di dover rischiare la mia vita e perdere la mia libertà, così come non avrei certamente mai pensato di contribuire a creare una norma dimostratasi devastante per le organizzazioni mafiose”. A dirlo il presidente onorario della Fondazione Caponnetto Giuseppe Antoci sul processo denominato “Nebrodi” che ha portato a 94 arresti e il sequestro di 151 aziende agricole per mafia, una delle più vaste operazioni antimafia sul versante dei Fondi Europei dell’Agricoltura in mano alle mafie, mai eseguita in Italia e all’Estero.

Un meccanismo interrotto dal “Protocollo Antoci” poi recepito nei tre cardini del Nuovo codice antimafia I giudici del Tribunale di Patti sono in Camera di consiglio dal 24 ottobre. La sentenza è prevista per le prossima settimana. “Sono stati anni di sofferenze e preoccupazioni – aggiunge Antoci – ma anche di vittorie. Spero in un verdetto esemplare che possa alleviare almeno in parte tutto il dolore di questi anni. Sono infatti convinto che nell’accidentato cammino della vita – gravido di inside, tragedie, paludi, meschinità, zavorre e miserie – la resilienza e la difesa senza se e senza ma della dignità rimane la sola vitale questione dell’essere umano”.


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