Manager, colloqui on line | Solo per i candidati di serie B - Live Sicilia

Manager, colloqui on line | Solo per i candidati di serie B

Un maxi-elenco diviso in due file: serie A e serie B. Nel primo, infatti, ci sono i 119 nomi entrati “d'ufficio” nella rosa dei papabili futuri manager della sanità. Nel secondo, tutti gli altri. Ossia i 500 che possiedono i requisiti, ma che dovranno partecipare a dei “colloqui on line” per poter passare alla fase finale. E tra i 119 "eletti" riappaiono i soliti noti. GUARDA GLI ELENCHI

PALERMO – I nomi sono lì, sul sito dall’assessorato regionale alla Salute. Un maxi-elenco diviso in due file: serie A e serie B. Nel primo, infatti, ci sono i 119 nomi  (QUI, I NOMI) entrati “d’ufficio” nella rosa dei papabili futuri manager della sanità. Nel secondo, tutti gli altri (QUI, I NOMI). Ossia i 500 che possiedono i requisiti, ma che dovranno partecipare a dei “colloqui on line” per poter passare alla fase finale. In particolare, si legge sul sito dell’assessorato guidato da Lucia Borsellino, “si rende noto, che nell’ambito del procedimento avviato a seguito della formazione dell’elenco degli aspiranti idonei alla nomina a direttore generale delle aziende del S.S.R., si svolgeranno presso i locali del Cefpas, ubicati in Caltanissetta in via G. Mule n. 1, i test online secondo il calendario di seguito indicato, determinato previo sorteggio della lettera alfabetica ‘C’”. Due i giorni previsti per i colloqui, martedì 27 e mercoledì 28 agosto. L’obiettivo, individuare i 17 dirigenti che “governeranno” per i prossimi tre anni la Sanità in Sicilia e sostituiranno gli attuali commissari straordinari nominati “pro-tempore” dalla giunta Crocetta lo scorso gennaio.

Tra i 119 compaiono i nomi di ex manager bocciati dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, come Salvatore Cirignotta e Mario La Rocca, e di politici, come l’eurodeputato di Grande Sud Salvatore Iacolino, e l’ex forzista Nicola Baldari. Ma anche di candidati “graditi” al presidente della Regione, Rosario Crocetta, come l’agrigentino Giacomo Sampieri, commissario straordinario a Villa Sofia-Cervello. Mancano, invece, Antonio Candela (Asp di Palermo) e Vittorio Virgilio (Asp di Caltanissetta) inseriti, invece, nel secondo elenco. In area Pd si spinge, invece, per la riconferma dell’attuale commissario straordinario del Policlinico di Palermo, Renato Li Donni, e si tenta di salvare manager dell’era Lombardo che hanno avuto sempre una sponda tra i democratici, come Giuseppe Pecoraro e Paolo Cantaro.

Immediata la levata di scudi. I primi a far sentire la propria voce, sono stati i senatori del gruppo Grandi Autonomie e del Pdl che, in una interrogazione, hanno sottolineato come i 119 sembrino “illegittimamente e inopportunamente individuati, mentre risultano esclusi valorosi dirigenti con esperienza consolidata”. Dello stesso tenore le dichiarazioni Vincenzo Fontana (Pdl), vice-presidente della VI commissione sanità all’Ars, che ha presentato un’interrogazione scritta indirizzata a Crocetta e a Lucia Borsellino. “Assistiamo ancora una volta – afferma Fontana – all’ennesimo gioco di prestigio del governo Crocetta, con criteri per la scelta dei manager della sanità che rasentano il ridicolo, che appaiono dettate solo da una logica clientelare e di appartenenza alla sua parte politica. La creazione delle due liste di aspiranti manager distinti tra 119 promossi e tutti gli altri aspiranti con il solo requisito dell’adeguatezza, di cui solo altri 60 dovrebbero essere ripescati attraverso una selezione di test online a fine mese per essere nominati nelle 17 direzioni apicali del servizio sanitario regionale, determineranno solo un modo per nominare gli ‘amici’ a dirigere le stesse strutture. Le due liste riaffermano un modus operandi da parte di questo governo che attraverso una serie di pasticci che violano le norme elementari del decreto legge 502/92 e del Decreto Balduzzi sulle norme in materia di selezione del personale e della procedura concorsuale nazionale e regionale”. E il dubbio che solleva Fontana è il seguente: “A cosa serve la prova dei test dei privilegiati 119, se già l’effetto (l’ammissione alla prova orale) è stato conseguito? Serve a giustificare la riammissione di un criterio prima bollato come illegittimo e, conseguentemente, a rendere possibile l’ammissione alla prova di alcuni soggetti (tra quelli dichiarati adeguati) che giammai avrebbero potuto essere ammessi per assoluta carenza di titoli?”.

Non è un mistero che sui criteri fissati per la valutazione dei curricula si sia consumato un vero e proprio scontro, poi rientrato, tra il presidente Crocetta e l’assessore Borsellino. La selezione, affidata a una commissione composta da Fulvio Moirano, direttore dell’Agenas, Marco Frey, dell’Istituto Universitario Sant’Anna di Pisa ed Ernesto Morici, magistrato in quiescenza, in rappresentanza dell’amministrazione regionale, è stata infatti “stoppata” da un parere dell’Ufficio legislativo e legale, richiesto dallo stesso presidente Crocetta. Un parere che ha sollevato dubbi sulle procedure seguite dai commissari: i criteri scelti dalla commissione, infatti, avrebbero favorito chi in passato ha già gestito le roccaforti della sanità siciliana. Un settore, è bene ricordarlo, portato al collasso.

Da quello “stop” sono trascorsi altre tre mesi, ma i soliti noti ci sono sempre. “Sicuramente – commenta Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità all’Ars – con i criteri utilizzati c’è una oggettiva difficoltà a coprire questi ruoli con volti nuovi. Non vorrei che una procedura improntata su uno sforzo di trasparenza impedisse di rinnovare il sistema dei dirigenti generali. Questo non significa fare di tutta l’erba un fascio, ma certo riportare ai vertici nomi che hanno distrutto la sanità siciliana non mi sembra opportuno. Finiremmo per tornare a dare fiducia e a mettere medaglie a chi ha causato un deficit enorme. Ma di certo non è più possibile perdere tempo”. A questo punto non resta che attendere la fine del mese. Per avere, realisticamente, i 17 nomi entro la fine dell’anno. La sanità siciliana, intanto, continua ad andare avanti con grande fatica.


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