Miccichè: "Non resto |al governo coi traditori" - Live Sicilia

Miccichè: “Non resto |al governo coi traditori”

"Le mie dimissioni sono sul tavolo di Letta perché non ho alcuna intenzione di restare al governo con traditori e giustizialisti", dice l'ex sottosegretario. La risposta di Misuraca: "Ha permesso la vittoria di Crocetta". La controreplica di Mancuso (Gs): "Voi avete spaccato il centrodestra in Sicilia".

Le dimissioni
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PALERMO – “Nessuna dietrologia, niente ricostruzioni fantasiose. Le mie dimissioni sono sul tavolo di Letta perché non ho alcuna intenzione di restare al governo con traditori e giustizialisti, coloro che, con l’inganno o palesemente, hanno permesso che si uccidesse politicamente il mio leader e quello di milioni di italiani”. Così Gianfranco Micciche’, dalle pagine del suo blog, motiva le dimissioni da sottosegretario.

“Non ho atteso alcuna direttiva – continua Micciche’ – perché di direttive non ho mai avuto alcun bisogno. Le mie dimissioni prendetele come un riflesso spontaneo: la naturale e diretta conseguenza del voto di estromissione dalla vita politica del Paese di Silvio Berlusconi”.

*Aggiornamento ore 20,47
A Miccichè ha replicato Dore Misuraca (Ncd): “Miccichè recita la parte del finto smemorato. Adesso si rivolge a Silvio Berlusconi chiamandolo ‘suo leader’, ma basterebbe spulciare le sue dichiarazioni di quando era candidato a presidente della Regione Siciliana per rendersi conto che allora la pensava ben diversamente. Una candidatura, ed è bene ricordarlo, che spaccò il centrodestra, destinandolo alla sconfitta e garantendo così la vittoria di Crocetta. Da lui, perciò, non accettiamo lezioni di morale”. Infine, la controreplica affidata al coordinatore regionale di Grande Sud, Michele Mancuso: “Misuraca confonde e reinventa la realtà: le sue parole sono un’autentica arma di distrazione di massa. La verità – ha continuato Mancuso – è che Berlusconi in persona aveva indicato Miccichè come candidato unico per il centrodestra alle scorse elezioni regionali siciliane. Fu la becera miopia della cricca di cui Misuraca fa parte a spaccare il centrodestra rifiutando di adeguarsi alla scelta di Berlusconi. Misuraca, piuttosto che mistificare la realtà, si adoperi – ha concluso Mancuso – perché a breve, oltre ad essere diversamente berlusconiano, rischia anche d’essere diversamente eletto”.


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