ROMA – “Riempire l’Ucraina di armi dei Paesi Nato, addestrare le sue truppe all’uso di equipaggiamenti occidentali, schierare mercenari e tenere esercitazioni ai confini aumenta la probabilità di un conflitto aperto e diretto tra Russia e Nato”.
Lo ha detto il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, secondo quanto riportano Tass e Interfax, aggiungendo che “un simile conflitto ha sempre il rischio di trasformarsi in una guerra nucleare totale. Sarebbe uno scenario disastroso per tutti”. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha però riconosciuto che gli Usa, come la Russia, stanno “cercando di evitare uno scontro diretto tra Mosca e la Nato”.
Intanto ad alimentare la tensione c’è anche il caso dei Paesi baltici che premono per entrare nell’Alleanza occidentale. “La Finlandia deve presentare domanda per l’adesione alla Nato senza indugio”, scrivono in una nota oggi il presidente finlandese Sauli Niinistö e la premier Sanna Marin. La decisione definitiva verrà annunciata domenica. “Niinistö e Marin aprono la strada all’adesione della Finlandia alla Nato. Un passo storico, una volta compiuto, che contribuirà notevolmente alla sicurezza europea”, scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. L’adesione della Finlandia alla Nato avverrà “senza intoppi” e rapidamente, afferma il segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg.
Una mossa che non piace alla Russia. L’ingresso della Finlandia nella Nato sarebbe “sicuramente” una minaccia per la Russia, afferma il Cremlino, che valuterà “la vicinanza delle basi Nato ai confini della Finlandia”. E anche il governo svedese convoca una riunione lunedì per prendere una decisione formale
sulla domanda di adesione alla Nato.