"Negli imbuti della burocrazia |si insinua la mafia" - Live Sicilia

“Negli imbuti della burocrazia |si insinua la mafia”

Di necessità di semplificazione burocratica hanno parlato il sindaco e il presidente di Confindustria Sicilia durante l'incontro di oggi a Palazzo degli Elefanti.

Bianco e Montante
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CATANIA – Le degenerazioni della burocrazia “molto spesso intollerabili”, come ha sottolineato Enzo Bianco e temute dagli investitori “più della mafia” come ha detto Antonello Montante, sono state sul banco degli imputati nell’dell’incontro tra la Giunta comunale di Catania e l’Ufficio di Presidenza di Confindustria Sicilia, alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive Linda Vancheri e del Direttore generale del Ministero dello Sviluppo economico Carlo Sappino. “In un clima di grande collaborazione – ha detto Bianco –, abbiamo deciso di studiare insieme sistemi per ridurre il peso delle degenerazioni della burocrazia e ringrazio Confindustria Sicilia perché sostiene la scelta di Catania di essere un laboratorio di sperimentazione per la semplificazione delle procedure amministrative: le imprese spesso non investono perché le degenerazioni della burocrazia pesano in maniera intollerabile”. “Ricerca e sviluppo – ha detto Montante – sono il punto di forza di un’impresa e Catania rappresenta un laboratorio unico da sviluppare e da sostenere.

Oggi più che mai abbiamo bisogno di un mercato normale e quindi competitivo, perché solo così è possibile creare sviluppo. Ma per andare avanti, e questo voglio dirlo al governatore Crocetta, è necessario un serio piano industriale, unapianificazione che coinvolga sindaci e forze produttive”. “Ovviamente – ha aggiunto Montante – tutto ha un senso se si interviene in prima battuta sulla semplificazione amministrativa: il costo che un imprenditore non può pianificare è proprio quello della burocrazia e degli imbuti creati ad hoc nei quali si insinua anche la mafia.

Chi decide di investire in Sicilia,paradossalmente, teme più la burocrazia della mafia, perché quest’ultima sa di poterla combattere grazie al sostegno di magistratura, forze dell’ordine e associazioni datoriali, la seconda è più subdola”. “Confindustria Sicilia – ha detto Bianco – ci ha fatto l’onore di venire qui a incontrare la Giunta di Catania per discutere di cose concrete che possono determinare il futuro della nostra terra. Abbiamo parlato in manieraapprofondita, grazie anche al contributo del dottor Sappino, anche di come utilizzare al meglio le Zone franche urbane come quella di Librino. E abbiamo parlato di strumenti innovativi come l’Agenzia di sviluppo locale che presenteremo domani con l’ing. Pasquale Pistorio e sulla quale puntiamo molto. Vogliamo che le imprese catanesi intenzionate a crescere e a dare nuova occupazione vi aderiscano e noi le aiuteremo ad andare verso nuovi mercati”.


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