Nuove regole per gli ingombranti |L'dea della prima circoscrizione - Live Sicilia

Nuove regole per gli ingombranti |L’dea della prima circoscrizione

Commenti

    Si ma gli incivili useranno lo stesso metodo non cambiera’ nulla..!! esempio ( PER LA R.A.P COD. 24768594 ) aggiungeranno quattro numeri a piacere e gli ingombranti staranno li eternamente lo stesso. Gli ingombranti non devono stare ad aspettare x strada, ma devono uscire di casa quando arrivano gli operatori con appuntamenti di accordo. Punto.!!

    Secondo me questi della RAP non hanno capito niente. La gente vuole solo liberarsi delle cose senza seccature, e alla RAP si inventano i codici! Ma quali risultati si aspettano? Devono semplificare e cambiare metodo loro, è più semplice che far cambiare alla gente.
    A Parigi la gente che vuole disfarsi di qualcosa la lascia la sera sul marciapiede e al mattino non c’è più niente perché passano i camion della raccolta rifiuti.

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Ma questo festino e le processioni mi chiedo che cosa hanno a che fare con il cristianesimo? Cosa hanno a che fare con una festa puramente religiosa? Siamo in un netta contraddizione il celebrare una santità con una manifestazione di opulenza proiettata in avvenimento puramente commerciale con il placet della Chiesa in una città molto discutibile con molte ombre dove la criminalità e molto diffusa che facilmente si riscontra nell'aria che si respira. È necessario che i cittadini superano il contrasto che si constata in modo evidente tra manifestazione di fede che non è per nulla fede giustificata dalla tradizione, mentre si osserva la città più volte teatro di criminalità e di episodi che evidenziano il degrado culturale, sociale, economico e soprattutto morale che abbiamo conosciuto con l'episodio dello stupro di gruppo. Occorrerebbe una profonda riflessione altro che festino e il tutto appare in forte contrapposizione con la storia di martire della patrona della città. La Chiesa dovrebbe chiedere ogni gesto per eliminare queste contraddizioni e di chiedere una festa più sobria che sia manifestazione di vera fede e niente di più. Le processioni sono in antitesi con il cristianesimo e non sono per nulla espressioni di fede.

Ci sino a Palermo interi Quartieri e non solo, dove la donna " la femmina" cresce nel mito del "maschio" detto " u masculu" troppo Toco, cioè il migliore " u megghiu i tutti". Cioè quello che già a 10 anni ha il capello gellato col ciuffetto, il telefonino, va alla prima comunione della cuginetta o sorellina ( già vestita da sposa quarantenne accompagnata in chiesa dai genitori in auto bianca strapuntinata). Ecco, crescono credendo che loro, "fimmine" devono avere il mito "du masculiddu" dominante. Vivono e scelgono "masculi" che comprano smart e suv con cui vanno dal parrucchiere e dall'estetista, subendo dal "mascolo" tutte le possibili "violenze" camuffate da un cavalierato sui generis. Vivono un rapporto vittima-carnefice cronico e Ecco, la questione è molto radicata e l'intervento dovrebbe essere preventivo-precoce di ordine sociale. Una Rivoluzione degli stereotipi tramandato e radicato. Auguri dottoressa e grazie per le Sue lodevoli iniziative

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