Nuovo ddl turismo, Barbagallo: | "Contrastiamo il sommerso" - Live Sicilia

Nuovo ddl turismo, Barbagallo: | “Contrastiamo il sommerso”

Il testo prevede una nuova regolamentazione del settore.

PALERMO – “Il turismo è l’unico settore realmente in crescita in Sicilia, per questo è necessario fornire ad operatori e turisti un testo unico, composto da leggi chiare e coerenti”. Lo ha sottolineato il vice presidente dell’assemblea regionale siciliana Giuseppe Lupo durante la presentazione di stamattina del nuovo disegno di legge che, se approvato dall’Ars, disciplinerà le attività produttive dell’intero settore turistico in Sicilia.

Un ddl tanto atteso e che arriva “per dare omogeneità alle norme che governano il settore – ha spiegato l’assessore al Turismo, Anthony Barbagallo – per rispondere finalmente all’esigenza di semplificazione. Garantirà una classificazione precisa delle strutture turistiche, ma soprattutto sarà uno strumento fondamentale per il contrasto al lavoro nero alle strutture non a norma”. Presenti alla conferenza anche Mariella Maggio, presidente della quarta commissione parlamentare, quella dedicata proprio al turismo e territorio, e Alice Anselmo, capogruppo del Pd a Sala d’Ercole.

La missione è unica: fare approvare questa proposta di legge il prima possibile. Barbagallo incassa l’appoggio e l’aiuto degli attori principali dell’iter che la legge dovrà seguire. Il disegno dovrà comunque attendere marzo per essere valutato e votato “al momento la priorità è il bilancio – ha sottolineato Maggio -, tutte le forze del governo e dell’assemblea sono concentrate sull’approvazione della finanziaria. Quindi il disegno di legge dovrà attende i tempi tecnici. Sono convinta però che sarà condiviso da una larga maggioranza politica”.

Il nuovo testo andrà a regolare le strutture alberghiere e ricettive, fornirà i canoni precisi da rispettare per rientrare nella classificazione, rendendo chiara la differenza fra la miriade di tipologie offerte oggi ai consumatori. Inoltre interviene su quella che oggi viene definita sharing economy, che nel settore turistico si tradurrebbe in “unità abitative ammobiliate a uso turistico”. Il nuovo testo mira a regolare anche i nuovi sistemi abitativi per turisti come per esempio Airbnb: chiunque condivida la propria abitazione con terzi dietro compenso. Se entrasse in vigore la legge anche queste alternative agli alberghi tradizionali dovrebbero produrre documentazione congrua, come la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), e fornire tutti i dati agli organi competenti. “E’ di primaria importanza contrastare il sommerso – hanno sottolineato Barbagallo e Lupo – ma soprattutto avere sempre dati certi sui flussi turistici. Ad oggi è fondamentale che gli organi competenti sappiano con precisione chi alloggia nelle strutture siciliane. Non può più essere un tema da sottovalutare”.

E per chi non rispetterà le regole? Il nuovo ddl prevede anche le sanzioni amministrative che verranno applicate dai servizi turistici regionali e dai Comuni di competenza in concerto con la Guardia di finanza. Da 500 euro a 10 mila euro l’ammontare delle sanzioni per il titolare di una struttura ricettiva che non si atterrà alla nuova normativa. Le multe più severe saranno applicate qualora la struttura alberghiera non sia in ordine con i permessi e non abbia inviato la Scia, ovvero la segnalazione certificata di inizio attività. Sanzioni, ma più leggere, anche per chi non comunica correttamente i dati degli ospiti per esempio, o a quei titolari che proveranno ad ospitare nella propria struttura più clienti di quelli previsti dalla legge o ancora per chi praticherà prezzi più alti di quelli esposti.

Ma la proposta di legge non andrebbe a regolare solo il circuito delle strutture alberghiere, metterebbe ordine anche nel settore delle agenzie di viaggio e dei tour operator. “L’ultima legge che ci riguarda risale al 1936”, ha spiegato Giuseppe Cassarà, da anni nel campo e presidente di Federturismo Sicilia. Presenti alla conferenza, infatti, anche altre le associazioni di categoria come Federalberghi e Confesercenti che si sono dette soddisfatte e fiduciose rispetto a questa nuova proposta: “Il testo è buono e speriamo che venga approvato al più presto”, è stato il commento.


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