Omicidio Bosio, ergastolo annullato | Avvocati dimenticati, tutto da rifare - Live Sicilia

Omicidio Bosio, ergastolo annullato | Avvocati dimenticati, tutto da rifare

Venerdì i supremi giudici avevano confermato la massima pena per il boss Nino Madonia.

CLAMOROSO IN CASSAZIONE
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PALERMO – Si attende solo l’ufficialità che arriverà nelle prossime ore, ma l’indiscrezione è clamorosa. La condanna all’ergastolo inflitta a Nino Madonia per l’omicidio Bosio sarà annullata perché i difensori del boss non erano stati convocati al processo in Cassazione. Si dovrà celebrare un nuovo giudizio davanti ad un’altra sezione della Suprema Corte.

Di fatto si è svolto un processo senza contraddittorio. Era sembrato che i legali di Madonia non si fossero presentati per scelta ed invece la notifica non è mai partita da Roma. Gli avvocati Vincenzo Giambruno, Marco e Valentina Clementi, Valerio Vianello non erano stati informati.

Venerdì scorso l’ergastolo era divenuto definitivo. Madonia è accusato di avere ucciso Sebastiano Bosio, il medico del Policlinico assassinato il 6 novembre del 1981. La Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d’assise di appello che aveva ribaltato l’assoluzione di primo grado. Tanti i collaboratori e i dichiaranti che  accusavano Madonia, reggente del mandamento di Resuttana. Bosio pagò con la vita il fatto di non essere un medico a disposizione dei boss.

Il processo a Madonia era iniziato nel 2011 e la prova principale era la perizia dei carabinieri del Ris sui proiettili utilizzati dai sicari. L’arma che fu usata per uccidere Bosio, una calibro 38, era la stessa che sette mesi dopo, il 5 giugno 1982, fu utilizzata per uccidere due meccanici della borgata palermitana Passo di Rigano, Francesco Chiazzese e Giuseppe Dominici. Un duplice omicidio per il quale Madonia è stato condannato. Secondo i difensori, non c’è alcuna prova del ruolo del boss. Non si può escludere che il capomafia di Resuttana avesse soltanto custodito le armi utilizzate per l’omicidio del medico.

E così si prolunga l’attesa per avere giustizia della moglie e delle figlie di Bosio, parte civile al processo.


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