La colpa è della “gravità della situazione politica nazionale”. Per questo Antonio Di Pietro questa mattina non è stato presente a Palermo, in occasione della presentazione alla stampa della nuova sede regionale di Italia dei Valori. ‘Tonino’, come lo chiamano tra i corridoi del partito, è rimasto a Roma: “La situazione – ha commentato il portavoce nazionale, Leoluca Orlando – deve tenere tutti in massima allerta. Oggi in Italia c’è il rischio di un vero e proprio colpo di Stato”.
Spazio, dunque, in apertura della conferenza stampa di Idv alla politica nazionale. I dipietristi chiedono a gran voce le dimissioni di La Russa, dopo l’indecorosa scena a cui si è assistito ieri alla Camera. Secondo Orlando, l’urgenza delle dimissioni del ministro della Difesa nasce dal “pericolo che quello che ha fatto in modo isterico scagliandosi alla Camera contro il presidente Fini, lo possa ripetere sovvertendo l’ordine democratico del nostro Paese. In Italia siamo di fronte a un vero proprio regime – ha osservato – con una maggioranza in fuga che non riesce a votare nemmeno il verbale della seduta precedente e che si sostiene attraverso l’acquisto di parlamentari. Una maggioranza in cui indagati per mafia vengono ricompensati con un giuramento al Quirinale”.
Ma Orlando ha manifestato grande preoccupazione anche per lo stato in cui versa la libertà di stampa in Italia. “C’è in atto un oscuramento dell’informazione, la performance di La Russa alla Camera è stata relegata dal Tg1 come settima notizia. Il prossimo 7 aprile è in programma una riunione delle forze di opposizione per un’azione comune di monitoraggio sulla libertà di informazione in Italia”.
Ovviamente, oltre la politica nazionale, tanto si è detto questa mattina sul caso Lampedusa e sulla politica estera del Paese. Secondo il portavoce Orlando, non ci sarebbe da stupirsi “se l’Europa non ci ascolta. Se non fosse per l’euro, saremmo già fuori, e di fatto lo siamo. Siamo più vicini alla Libia di Gheddafi che alla Germania della Merkel”.
Alle parole di Orlando hanno fatto eco quelle dell’eurodeputata Sonia Alfano, che sottolinea: “Ogni anno l’Europa mette a disposizione attraverso fondi dei rifugiati, milioni di euro per Paesi come l’Italia, la Spagna, Grecia e Malta che sono il primo approdo per i profughi. Lo scorso anno l’Italia ha dimenticato di chiedere 10 milioni di euro per sostenere questo sforzo economico nei confronti dei rifugiati. È l’ennesima riprova – ha aggiunto – che il governo italiano non conosce le leggi e le norme comunitarie ma è sempre pronta a lamentarsi”.
Uno sguardo, infine, alla politica regionale, in particolare alle ultime dichiarazioni del capogruppo del Pd all’Ars, secondo il quale i democratici anche a Palermo correranno con l’Mpa di Lombardo. “Auguri a Cracolici, noi non ci saremo” ha commentato il segretario regionale, Fabio Giambrone. Secondo Ignazio Messina, infine, “Cracolici, con questa operazione ha messo fuori dalla politica siciliana il vero Partito Democratico”.