Ospedale dei Bambini: è allarme ricoveri per droga e abusi sessuali

Ospedale dei Bambini: è allarme ricoveri per droga, violenza e abusi

L'ultimo caso dieci giorni fa: una bimba di nove anni

Sono le storie della Palermo più difficile, quelle che feriscono i più fragili e l’intera città. Nell’ultimo anno e mezzo venticinque piccoli tra i nove mesi e due anni sono finiti in pronto soccorso per assunzione accidentale di droga, cioè di cannabinoidi, all’Ospedale dei Bambini.

Il dato non lascia tranquilli, soprattutto se paragonato ad altri contesti – dice il dottore Domenico Cipolla, che del pronto soccorso è il direttore -. Noi abbiamo circa quarantamila accessi all’anno, lo stesso numero di assuntori accidentali si registra in strutture con centomila accessi all’anno. Per fortuna posso contare su una squadra di giovani medici e infermieri formidabile”. Significa che il nosocomio palermitano ha lo stesso numero di ricoveri di bambini che sono venuti in contatto con la droga rispetto a ospedali con più del doppio di pazienti. Perché succede?

La droga ‘fai da te’

“Perché accada specificatamente a Palermo non lo sappiamo con certezza – dice il dottore Cipolla -. Posso avanzare una teoria generale che ricaviamo dall’analisi dei fatti. Durante l’emergenza Covid, con le restrizioni, c’è stata l’esplosione del ‘fai da te’ delle sostanze, con un consumo, un passaggio e una fabbricazione casa per casa. Questo ha moltiplicato le occasioni di assunzione. I nostri numeri sono effettivamente allarmanti”. C’è poi un altro aspetto sottolineato dal primario: “Si sono registrati pure casi di dodicenni che hanno preso volontariamente la droga. Il fenomeno va sorvegliato attentamente”.

Le storie terribili di abusi

Il ‘Di Cristina’ è una sentinella socialmente attiva, non soltanto un presidio sanitario in un territorio complicato come l’Albergheria con le sue fiorenti piazze di spaccio. La sua capacità di osservazione è a vasto raggio, anche sul tema degli abusi sui minori. “Pure in questo segmento – dice il dottore Cipolla – vediamo un aumento delle criticità che ci preoccupa. Veniamo a contatto con vicende terribili, in ambienti di assoluta trascuratezza. Appena dieci giorni fa, ci siamo dovuti occupare di una vicenda di presunti abusi sessuali in famiglia, oggetto di indagine, che avrebbero come vittima una bambina di appena nove anni”. Sono le storie tremende della città nascosta. Lì dove si combatte la battaglia più dura.


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