Palamara, inchieste e correnti | Un cittadino sarebbe agli arresti - Live Sicilia

Palamara, inchieste e correnti | Un cittadino sarebbe agli arresti

Commenti

    La Saguto è uno di quei giudici che hanno avuto il privilegio di farsi il processo comodamente seduta a casa sua.

    Presidente,sarebbe come dire : Cara Giovanna D’Arco noi ti abbiamo condannato al rogo quindi vai a raccoglere la legna.

    Lucidissime considerazioni che, purtroppo, lasciano sgomenti per la cruda verità narrata.

    Sign. Avv. Lei appartiene alla categoria delle persone serie e oneste ma purtroppo noi cittadini subiamo passivamente i processi sbagliati e i tempi esageratamente lunghi della giustizia e quando escono queste notizie non mi stupisco più di tanto gli amici degli amici ci sono sempre stati e sempre ci saranno . le auguro un buon lavoro e resto speranzoso che qualcosa cambi .

    Complimenti all’ avvocato Greco per la profonda analisi.
    Avrei aggiunto che appunto per il solo fatto che a commettere reati siano magistrati ancora più forte e decisa dovrebbe essere la risposta dello stato e invece avviene il contrario.
    Un cittadino che ha la sua esperienza che l’ essere normale il più delle volte lo porta pure a subire le ingiustizie della giustizia, certo ne esce male.
    La legge e’ uguale per tutti……

    Condivido pienamente, da magistrato, quanto ha ben espresso l’avv. Greco, senza retorica e senza fronzoli, ma utilizzando un linguaggio tanto diretto e sobrio quanto spontaneo. Non c’è nient’altro da dire, è proprio così, come io vado dicendo, in posizione assolutamente minoritaria, da ormai molti anni, e come ho constatato personalmente sentendomi dire che è inutile che presenti domande per incarichi semidirettivi perché tanto, essendo voluta rimanere sempre al di fuori delle correnti, non posso avere nessuna chance, pur avendo un curriculum brillante e più brillante di altri. Tant’e’, questa è l’Italia ed è un sistema che, sino ad ora, nessuno ha mai voluto cambiare.

    Ma il Presidente della Repubblica, nostro concittadino, che è pure il Presidente indiscusso del C.S.M. quale posizione ha assunta oltre il silenzio?

    L ‘ imbarazzo.

    Ma la giustizia non è uguale per tutti? Gli italiani tutti sono sconcertati.dovre andremo a finire? Una mela rubata porta in cella….altro no.

    Il carcere per questi magistrati ci vuole.

    Discorso semplice, lineare, veritiero e da sottoscrivere senza se e senza ma. Personalmente posso dire di avere subito una grande ingiustizia essendo stato portato a dibattimento da p.m. che rispondono al nome di Pignatone e Prestipino, con rispetto parlando. Loro avevano le loro convinzioni ma………….. processo conclusosi, in prima istanza, dopo sette anni con una conclusione che non poteva essere che una e solo una e cioe: assolto perche’ il fatto non sussiste. E ho detto tutto.

    Gentmo Avv. Greco, come mai un dipendente dello stato deve dare 6 mesi di preavviso x il pensionamento ed il procuratore della cassazione no. Poa mio avviso il sistema Palamara e clientelare della giustizia risulymolto diffuso anche in tutte le Procure ditalia e quindi difficile da debelkarsebza l’aiuto degli stessmagistratche vogliono cambiare le cose

    Nella mitologia greca, il vaso di Pandora era il leggendario contenitore di tutti i mali che si riversarono nel mondo dopo la sua apertura.
    Nell’ambito dei rapporti tra politica e magistratura, la detonazione del caso Morosini ha avuto effetti simili.
    Una volta scoperchiato il vaso, attraverso le parole del consigliere del Csm, una serie di problemi legati al rapporto tra politica e magistratura, rimasti nascosti per molto tempo, sono risultati evidenti agli occhi di tutti. Anche di tutti coloro che oggi scoprono sì i drammi della magistratura politicizzata ma solo dopo aver contribuito per anni a diffondere allegramente in tutto il paese la semenza della politicizzazione della magistratura (il Pd e Repubblica).

    Palamara e non solo. La regola dei due pesi e delle due misure, in Italia, è la regola d’oro sul cui basamento è stata edificata la Repubblica Italiana. Dal Web, a commento alla notizia che parlava della morte di Francesco Saverio Borrelli.
    “… alcune arrivando anche a suicidarsi”. Quel modo di operare, sotto la toga, non aveva niente di umano e forse anche niente di Legale. Anche perché non ci può essere l’uno senza l’altro. Molto vicino, questo sì, ai diabolici inquisitori in tonaca. In quanto, poi, a quel teatrale “Resistere, resistere, resistere”, non è stato altro che un’ideologica trovata. Né mai poteva essere, come da qualche parte qualcuno ha scritto, un’eredità morale. Poiché con la morale e con la Costituzione, quel rumore esibito di manette e il modo tracotante di condurre le indagini, non aveva niente a che vedere. Certo la magistratura dall’alito sinistro, e la procura di Milano in modo particolare, si sono date molto da fare per sfasciare la democrazia e consegnare lo Stivale al Pci, ma per fortuna degli italiani, e, soprattutto, per la resistenza che hanno opposto nelle urne gli italiani di buonsenso, non ci sono riusciti. Ma c’è anche da aggiungere che quell’idea le toghe non l’hanno mai accantonata: altrimenti non ci sarebbe potuto essere un sistema Palamara.

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