Palermo, nuovi guai per il funzionario che aveva 590 mila a casa

Palermo, nuovo arresto per il funzionario con 590mila euro a casa

Luigi Costa conta i soldi nel bagno della Motorizzazione
L'ex impiegato della Motorizzazione già indagato in passato

PALERMO – L’inchiesta della Procura svelerebbe un altro filone degli affari sporchi di Luigi Costa, ex funzionario della Motorizzazione di Palermo. Era stato arrestato l’anno scorso. Nel corso di una perquisizione saltarono fuori 590 mila euro in contanti nascosti dietro l’armadio della camera da letto.

Il mese scorso Costa è stato condannato a 11 anni e 2 mesi per corruzione. Ora viene raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare. Sarebbe stato il referente della banda di Brancaccio che ripuliva macchine rubate con le targhe di mezzi incidentati.

Già nella prima inchiesta era emerso il giro di tangenti. Gli investigatori della Polstrada fotografarono Costa mentre contava banconote nei bagni della Motorizzazione di Palermo. (GUARDA LE FOTO). Il giro di favori in cambio di soldi era enorme. Carte di circolazione, cambi di destinazione d’uso dei veicoli, collaudi di impianti Gpl, immatricolazione di mezzi esteri o dismessi dalle forze dell’ordine in Toscana, Lazio e Trentino Alto Adige. La voce dell’esistenza del canale aperto alla Motorizzazione palermitana si era sparsa in giro per l’Italia. Palermo, Brescia, Cassola, Vicenza, Palagonia: le agenzie di disbrigo pratiche sapevano a chi chiedere aiuto. Ora il nuovo blitz della polizia.


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