Palermo, la scomparsa di La Duca: gli amanti, i complici, il giallo del corpo

L’omicidio La Duca: gli amanti, i complici e il giallo del corpo

Si continua a indagare. Qualcuno potrebbe averli aiutati a fare sparire il corpo

PALERMO – Qualcuno potrebbe avere aiutato i due amanti a fare sparire il corpo di Carlo La Duca dopo averlo ucciso. Ne è convinta la Procura della Repubblica che ha scelto di aprire un nuovo fascicolo, separato da quello che vede indagati per omicidio Pietro Ferrara e la moglie di La Duca, Luana Cammalleri.

I due indagasti sono ancora in carcere. Il Tribunale del Riesame nei primi giorni di aprile ha respinto l’istanza di scarcerazione. Gli avvocati Giovanni Marchese e Accursio Gagliano stanno preparando il ricorso in Cassazione, convinti di potersi giocare delle carte difensive.

Nel frattempo i due “amanti diabolici” sono stati convocati per essere interrogati nell’ambito del procedimento parallelo, quello sulle eventuali complicità. Del corpo di La Duca non c’è traccia. I carabinieri lo hanno cercato soprattutto nel terreno di Ferrara a Ciaculli. Qualche giorno fa hanno ripulito dalle erbacce una porzione di terra fra gli agrumeti e lo hanno scandagliato con attrezzature elettroniche. Non hanno scavato, però.

Lo stato dei luoghi negli ultimi due anni è cambiato. Vi è pure stata edificata una casa. Qualcuno fra i parenti sussurra la più macabra delle ipotesi. Il corpo potrebbe essere stato sepolto durante l’edificazione delle fondamenta.

Gli investigatori hanno ricostruito gli spostamenti di La Duca, partito dalla sua casa di Cerda il 31 gennaio 2019 per non farvi più rientro. Di sicuro è stato localizzato a Ciaculli. Alle 8:56 La Duca spegne il motore davanti al civico 270 di via Conte Federico. Qui c’è il terreno di Pietro Ferrara. Poco meno di due ore di stop. Alle 10:48 la macchina riprende la marcia. Viene immortalata lungo il tragitto verso il luogo dove è stata ritrovata: via Conte Federico, Corso dei Mille, via Giacomo Matteotti, viale Regione Siciliana sud-est, svincolo Rosario Di Salvo, via della Regione Siciliana Nord Ovest. Infine viene trovata a Cruiillas. A guidarla, però, secondo la Procura non era più l’imprenditore agricolo.

ll procuratore aggiunto Marzia Sabella e i sostituti Alfredo Gagliardi e Luisa Vittoria Campanile, sono convinto che La Duca sia andato incontro alla morte. L’agguato sarebbe stato programmato nei minimi dettagli, compreso il più macabro la sparizione del corpo. E in questa fase qualcuno potrebbe averli aiutati.

Per completare la messinscena i due amanti sarebbero infine andati in tv a mostrarsi addolorati davanti alle telecamere di “Chi l’ha visto?” che accese i riflettori sul caso. Lei cercava suo marito (si erano di fatto separati) e lui il suo migliore amico.


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