Siete l'unico giornale che segue questa vicenda puntiualmente, senza fare sconti, mostrando quel coraggio e impegno di cui i siciliani hanno bisogno per sperare di riportare la poltica ai valori dell'onestà, competenza e impegno, senza i quali questa terrà continuerà nel suo sottosviluppo morale, cultururale e sociale, per cui i giovani migliori continueranno a scappare e chi resta si lamenta, si rassegna, si adegua.

Dando per scontata la posizione della maggioranza, non si è potuto non notare quella piuttosto “morbida” delle opposizioni, La Vardera a parte, e quella ruffiana dell’ex Scateno ormai dimentico delle intemerate sull’ologramma, sulla banda bassotti e compagnia cantante. In particolare, se qualche osservatore politico volesse appuntare lo sguardo sul Pd, stride la dicotomia tra le dichiarazioni bellicose del segretario regionale Barbagallo e quelle da “conte zio” di chi è intervenuto in aula per i piddini. L’on Barbagallo, infatti, ha indossato elmo e corazza ed è partito lancia in resta contro il presunto malcostume all’Ars chiedendo pure le dimissioni di Galvagno. I deputati regionali dello stesso partito, invece, sono stati tutti lì a spaccare il capello in quattro e fare mille premesse e diecimila distinguo, al punto che qualche malpensante potrebbe dedurre che delle elargizioni presidenziali per sagre, mostre e feste abbiano potuto giovare anche l’opposizione. Vero o no, si vedrà.
Corruzione…mica noccioline ! Altro che dimissioni, se viene accertato va licenziato sia come onorevole regionale sia come esponente di Fratelli d’Italia