Palermo, gli studenti scendono in piazza: basta scuole fatiscenti - Live Sicilia

Palermo, gli studenti scendono in piazza: basta scuole fatiscenti

Il corteo per le vie del centro

PALERMO – Numerosi studenti palermitani sono scesi in piazza, raggiungendo in corteo Palazzo Comitini, dove ha sede la Città Metropolitana. Gli studenti hanno protestato per le strutture fatiscente chiedendo più investimenti anche per la sicurezza.

Il corteo, organizzato dal Coordinamento Studenti Palermitani. A manifestare per le vie della città studenti dei licei Catalano, Galilei, Danilo Dolci e degli istituti Marco Polo, Medi e Don Orione.

“Siamo costretti a passare le nostre giornate – spiega Alessandro Bianchi, rappresentante di istituto del Damiani-Almeyda – chiusi in strutture fatiscenti e spesso non a norma, che non garantiscono la sicurezza, che si allagano alla prima pioggia, in cui non ci sono abbastanza spazi per ospitare tutti. I ragazzi spesso vengono collocati in spazi che non sono adibiti ad aule come laboratori o addirittura corridoi”.

“Siamo stanchi – conclude Bianchi – di vivere sempre lo stesso disagio ogni inverno, con i riscaldamenti che smettono di funzionare o non esistono proprio. Siamo ben consapevoli che questi problemi siano legati alla carenza di fondi e di capacità organizzative; le problematiche che solleviamo devono essere risolte dai dirigenti scolastici con l’ex provincia, non scaricati sugli studenti”.

Dopo il corteo, una delegazione di manifestanti è stata ricevuta da due dirigenti della Città Metropolitana, Salvatore Serio e Nunzio Maniscalco, che si sono fatti carico delle carenze evidenziate dagli studenti e hanno ricevuto la promessa di interventi nel breve periodo.

Cgil: “Al fianco degli studenti”

“Siamo al fianco degli studenti che oggi sono scesi in piazza a Palermo per protestare contro l’inadeguatezza e le condizioni di fatiscenza in cui si trovano molti edifici scolastici”. Lo dice Adriano Rizza, segretario della Flc Cgil Sicilia. “Da anni – aggiunge – chiediamo ai governi nazionale e regionale di varare un piano per la costruzione di nuove scuole e il recupero e l’adeguamento di quelle esistenti. Nella nostra regione la maggior parte di queste non sono dotate di spazi adeguati, mancano palestre, mense, auditorium, aule per laboratori, impianti di condizionamento. Anche le risorse destinate dal Pnrr – conclude Rizza – sono insufficienti. Dal punto di vista infrastrutturale la Sicilia subisce un gap infrastrutturale intollerabile con le regioni del Centro-Nord. La politica ascolti le ragioni degli studenti e ascolti le nostre richieste. Siamo pronti a fare la nostra parte con spirito di collaborazione”.


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