Palermo, il popolo di Almaviva in piazza: sit-in in prefettura - Video - Live Sicilia

Palermo, il popolo di Almaviva in piazza: sit-in in prefettura – Video

Una delegazione sindacale è stata ricevuta dal prefetto per rappresentare il dramma dei lavoratori del call center
LA VERTENZA
di
3 min di lettura

PALERMO – Ad appena sei mesi dall’accordo faticosamente raggiunto, gli oltre 500 operatori dell’ex Alitalia ripiombano nell’incubo licenziamento. Covisian, la società che ha vinto l’appalto e avrebbe dovuto garantire la continuità occupazionale dei lavoratori, ha annunciato il mancato raggiungimento dell’intesa con Ita sulla sottoscrizione del contratto per la fornitura del servizio di contact center. 

Una doccia fredda per i lavoratori che questa mattina hanno protestato di fronte alla prefettura di Palermo chiedendo la convocazione immediata di tavolo al ministero del Lavoro.

Una delegazione sindacale è stata ricevuta dal prefetto per rappresentare il dramma dei lavoratori del call center, al centro della vertenza legata al subentro di Ita ad Alitalia e al passaggio dell’appalto del servizio assistenza clienti a Covisian. In rappresentanza del Comune, era presente l’assessora Giovanna Marano.

Il 21 ottobre scorso si era raggiunto un accordo che metteva in sicurezza i lavoratori. Ma qualche giorno fa Covisian ha dichiarato che l’intesa commerciale con Ita non è andata a buon fine e che il contratto per la fornitura del servizio di contact center scadrà a fine mese.

“Il 1° aprile purtroppo i lavoratori del call center ex Alitalia assunti in Covisian e quelli ancora in attesa di passaggio in Almaviva hanno ricevuto l’ennesima doccia fredda. Un accordo che aveva messo in sicurezza oltre 600 persone è stato disatteso in un unico momento – dichiarano per la Slc Cgil Palermo Emiliano Cammarata e Massimiliano Fiduccia – Covisian ha disdetto un accordo sottoscritto al ministero del Lavoro, che vedeva appunto tutto il governo come garante. Adesso siamo tornati indietro di 6 mesi. Oltre 500 lavoratori rischiano di perdere il posto in una città come quella di Palermo che sicuramente non se lo può permettere”.

“Al prefetto – aggiungono Cammarata e Fiduccia – chiediamo che scriva una nota al ministero del Lavoro e delle politiche sociali affinché venga convocato immediatamente un tavolo per fare chiarezza in una vicenda che ha del grottesco: Covisian aveva preso degli impegni, Ita aveva preso degli impegni e il ministero del Lavoro era garante di questo accordo. E’ un problema che riguarda tutto il settore: purtroppo continuiamo a inseguire inseguire crisi industriali da ormai troppo tempo. Ci vuole una politica industriale seria per questo comparto”.

“Questo ennesimo dramma occupazionale – proseguono Fiduccia e Cammarata – va risolto immediatamente, in tempi certi. Il tavolo deve arrivare subito perché è stato il ministero del Lavoro, durante una complicata trattativa, a farsi da garante perché nessuno perdesse un posto di lavoro. Dobbiamo stabilire le responsabilità di quanto è accaduto. Chiediamo un tavolo in modo tale che il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali svolga il suo ruolo  di garante sul rispetto di un accordo che, se venisse disatteso, avrebbe non solo conseguenze sociali ed economiche ma sarebbe devastante su una situazione già compromessa perché Almaviva da diverso tempo sta uscendo da questo mercato togliendosi le commesse. Quindi non avrebbe la possibilità di reimpiegare le 300 persone che erano in attesa di transitare in Covisian, con quello che ne può conseguire”.  

“La tutela delle lavoratrici e dei lavoratori Almaviva è irrinunciabile. È necessario che si faccia chiarezza attorno al ritiro di Covisian ed è fondamentale che il ministro del Lavoro Andrea Orlando convochi un tavolo, prima delle festività pasquali, per confermare gli obiettivi concordati lo scorso ottobre – hanno affermato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’assessore Giovanna Marano al fianco dei lavoratori del call center Almaviva -. Serve un intervento urgente del Governo – hanno aggiunto Orlando e Marano – affinché si trovi la soluzione ad un problema che investe due importanti operatori del settore e soprattutto affinché venga rispettata l’applicazione della clausola sociale garantita dalla legge. Non c’è più tempo da perdere”. L’obiettivo principale resta quello di “garantire i livelli occupazionali delle lavoratrici e dei lavoratori della commessa Ita”, concludono il sindaco e l’assessore.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI