Palermo: un inferno di fuoco, il terrore a Mondello

Palermo: morsa di fuoco, paura a Mondello – VIDEO E FOTO

Momenti difficilissimi per gli incendi. Brucia Capo Gallo. IL VIDEO

Dopo parecchie ore di fuoco, la tregua di un giorno terribile è durata troppo poco. Nessuno dorme a Mondello. Le fiamme che hanno devastato Capo Gallo, si ripresentano altrove, come è accaduto in tutta Palermo, nel cuore di una notte di fiamme e paura. (seguono gli aggiornamenti)

L’icona della giornata è il volto disfatto di un uomo della Protezione civile, con un paesaggio spettrale intorno. Uno che ha la pelle di cuoio, per quanto ha combattuto contro gli incendi, nella sua vita. Si è inerpicato, in salita, nella sterpaglia, con la sua attrezzatura e ha soffocato i roghi. Alle otto di sera, c’è soltanto fumo, c’è solo silenzio, mentre i mezzi si allontanano, verso un’altra emergenza. E anche lingue rossastre che non demordono. L’uomo con la pelle di cuoio accetta un bicchiere d’acqua fresca. E sussurra: “Grazie”. Un piccolo bicchiere d’acqua per il suo immenso coraggio.

Palermo ha vissuto un giorno di fuoco, lo sta vivendo ancora, e si prepara, in molte zone, a una notte da occhi aperti che si rivelerà terribile, come dimostra la nostra cronaca più in basso. Non solo Capo Gallo, Pizzo Sella e via Tolomea. Il bollettino è nutrito. Fiamme nella quarta vasca della discarica di Bellolampo, a San Martino delle Scale, in via Novelli, a Monte Caputo a Monreale, Santa Flavia in contrada Bellacera, a Villabate. Un cerchio caldissimo nella Sicilia che brucia.

“Massima attenzione e costante monitoraggio della situazione incendi che in Sicilia è in continua evoluzione – ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani -. Sono in collegamento e aggiornamento con il coordinamento operativo del Corpo forestale e con la sala operativa della Protezione civile, che ha rilevato oggi (lunedì, ndr) 43 incendi nel territorio regionale. Oltre un centinaio gli interventi eseguiti dal Corpo forestale sui roghi, che, alimentati dal vento di scirocco e dalle temperature altissime, hanno bruciato ettari di macchia mediterranea, soprattutto fra Palermo e Catania”.

Fiamme nel Siracusano, nella zona Melilli. Fiamme a Città Giardino e a Belvedere, ad Avola in uno stabilimento balneare, a Noto e a Portopalo. Fiamme, fiamme, fiamme.

A Capo Gallo e negli spazi limitrofi si sono vissuti momenti drammatici. I primi focolai, sul costone della montagna che sovrasta Mondello, sono apparsi nel primo pomeriggio. Da lì una escalation di terrore. Una casa è stata ricoperta dal fumo e dal fuoco, prima che scattasse il meccanismo d’emergenza. L’inferno si è propagato fino a minacciare la villette. Da lì ha avuto inizio una lotta impari. Alcuni residenti si sono allontanati, per precauzione. Altri hanno afferrato secchi e pompe da giardino, per proteggere con l’acqua le abitazioni.

Gli angeli custodi di questa storia hanno il volto delle ragazze e del ragazzi della polizia, del Corpo forestale e della Protezione civile. Sono stati loro a dare conforto a chi si sentiva comprensibilmente smarrito e a ingaggiare un corpo a corpo contro i focolai. Il ronzio dell’elicottero con i suoi lanci d’acqua è stato salutato con un applauso da ‘arrivano i nostri’. Ma la sfida è durata per parecchie ore e non è finita. Ancora adesso, a Mondello, c’è un rogo che non vuole desistere. E c’è il nero della montagna sfregiata che incombe su tutto. Gli aggiornamenti (rp)

Aggiornamenti (scorrere verso il basso)

Continua a bruciare Mondello, alcuni residenti hanno dovuto abbandonare le case. Si segnalano criticità in via Tolomea, ai cosiddetti parcheggi alti e case lambite dal fuoco, secondo le informazioni che arrivano da chi è presente. Una persona che è nel pieno dell’emergenza incendi ci manda la foto che pubblichiamo in copertina e che risulta eloquente. Le voci di coloro che ci stanno contattando, in questi minuti concitati, esprimono una giustificata paura. I soccorritori si fanno in quattro, ma contrastare il fronte del fuoco è molto difficile.

La gente abbandona le case, portando via le bombole. C’è chi le lascia dove può.

Sul posto c’è il consigliere comunale Ottavio Zacco: “La situazione è apocalittica – dice -, mi piange il cuore nel vedere tante persone che devono lasciare la propria abitazione”. Alcuni intossicati dal fumo sono stati soccorsi. Oltre l’incendio nella zona di via Tolomea, ci sono anche fiamme nella parte alta di Pizzo Sella.

Nella zona dell’incendio si stanno registrando momenti di tensione. Molti residenti, stando a quanto ci riferiscono, sono arrabbiati perché ritengono che la quantità dei soccorsi non sia adeguata all’emergenza.

“Vista l’emergenza incendi che sta colpendo la città e la provincia, la conferenza stampa di un anno di attività di Giunta e la presentazione della Control Room al Comando della Polizia municipale viene rinviata a data che sarà successivamente comunicata”. Questa la nota del Comune di Palermo.

Istituito il COC, il Centro Operativo Comunale per l’emergenza a causa degli incendi. A Pizzo Sella, in alcuni tornanti, la situazione sembra migliorata. Anche in via Tolomea la situazione sembra in via di miglioramento.

Altri vasti incendi – riferisce l’Ansa – stanno interessando anche la provincia a Terrasini, Cinisi, Monreale, Piana degli Albanesi e San Cipirello.

La Protezione Civile invita a non uscire di casa a causa del rischio diossina per il rogo a Bellolampo.

Restano visibili, su Capo Gallo, grazie al buio, molti piccoli focolai, sulla montagna già bruciata. Una torre faro è stata installata nella discarica di Bellolampo per illuminare l’area dove sono in corso gli interventi di bonifica. Una lunga notte.


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