PALERMO – Il candidato sindaco di Palermo del centrosinistra Franco Miceli ha commentato i primi dati delle proiezioni elettorali che danno Lagalla avanti proprio a Miceli del 18,3%.
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“Il distacco è visibile – ha detto Miceli -, sono le elezioni più contestate della storia della città di Palermo. Abbiamo avuto elementi che ci dicono che si dovrebbe cambiare la legge elettorale. Sono state elezioni controverse, avremo il sindaco meno votato della storia, ha vinto l’astensionismo”.
“Nulla da rimproverarmi”
“Abbiamo dato il massimo, ringrazio tutte le persone e la coalizione che ha lavorato con me in queste settimane, i cittadini che ci hanno votato. Abbiamo fatto il possibile. Non ho nulla da rimproverarmi o da recriminare”. Lo ha detto il candidato sindaco dell’area progressista di Palermo, Franco Miceli. Ai cronisti che gli hanno chiesto se ha sentito il supporto dei dirigenti nazionali di Pd e Movimento 5 stelle, Miceli ha risposto: “E’ sotto gli occhi di tutti che i dirigenti nazionali dei partiti sono venuti qui a sostenere la mia candidatura, anche da questo punto di vista non ho nulla da obiettare l’impegno c’è stato ed è stato anche abbastanza significativo”. “In questo momento potrò essere consigliere comunale, un posto dove dare battaglia, vedremo anche in ragione dei miei impegni istituzionali vedrò come riuscirò a dividermi. Manterrò il mio impegno a far crescere la democrazia e la buona politica. E’ mio un impegno”, ha concluso.