così muore l'agricoltura e l'economia della Piana, per pochi spiccioli al Comune di Catania e grandi guadagni all'impresa privata
Palermo, perché intitolare una strada al maresciallo Lombardo
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Non esiste vergogna né carità per L'Oda . Se a gennaio gli stipendi da pagare erano 2 , ad oggi siamo arrivati a quattro stipendi non corrisposti : ciò vuol dire che per i solerti amministratori di quest'ente caritatevole il 2024 non è neanche iniziato visto che l'ultimo stipendio corrisposto è quello di dicembre 2023 . Le conseguenze sono facilmente immaginabili . Lavoratori stremati , indebitati e impossibilitati a raggiungere la sede di servizio per mancanza di fondi . Eppure la Regione paga L'Oda , ma i soldi che fine fanno ?
Nessuno parla della responsabilità dei tifosi. Se è vero che aiutiamo la squadra, sarà pure vero che possiamo danneggiarla, lo stesso vale per i giornalisti colpevoli di avere aizzato la gente.
Talmente se ne fregano del lavoro che quando raccolgono la plastica caricano i furgoni cominciano a correre facendo volare dal mezzo tutti i sacchi che si trovano ogni 20 mt delle strade che loro percorrono. Lavoratori da medaglia.
In tutto c'e' sempre del marcio. Gia' stanno montando i lidi, la capitaneria di porto nemmeno controlla le distanze previste per legge, nessuno paga.
Tra le figure sfregiate e ignorate dalla Commissione Toponomastica, vorrei ricordare all’Assessore Cannella l’assenza di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, mentre giace una proposta di intitolazione congiunta ai due giudici del tratto di Corso Alberto Amedeo che costeggia il Palazzo di Giustizia. E, dato che parliamo di magistrati Palermitani, vorrei ricordare che dall’assassinio di Mario Amato, ucciso a Roma dai NAR nel 1980, sono trascorsi QUARANTADUE anni di silenzio toponomastico.
Credo che l’assenza di vie intitolate a Falcone e Borsellino sia dipesa dal mancato gradimento delle vie proposte; cioè i familiari non avrebbero gradito le proposte.
Proporrei di cambiare il nome di Palermo in Orlandia. Quale migliore intitotlazione.
Seguo sempre con interesse gli scritti di Aldo Sarullo, sempre equilibrati, documentati ed indipendenti.
Poiché quando si svolsero i fatti narrati nella proposta ero fortemente impegnato, nella mia qualità di Avvocato, in tali vicende, ritengo utile chiarire quanto al lettore comune potrebbe sfuggire e cioè l’effetto devastante del ritorno in Italia di Badalamenti dal quale il pentito Buscetta (allorché quello era scomparso) aveva riferito di aver appreso tutto quello che raccontava. Da lui e da Bontade che era da tempo defunto.
Dubito che le famiglie Falcone e Borsellino possano avere qualche remora all’intitolazione di un tratto di strada adiacente al Palazzo di Giustizia di Palermo.
Scusi Avvocato, Parliamo del processo Andreotti?
CREDO SAREBBE OPPORTUNO CHE IL COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI, GENERALE DI CORPO D’ARMATA, TEO LUZI, COSÌ COME HA FATTO PER IL CASO CUCCHI, PER ESEMPIO, ROMPESSE IL SILENZIO E DICESSE DUE PAROLE, ANCHE DI CIRCOSTANZA, SUL CASO IN ESAME. COSÌ, FORSE, LA FAMIGLIA ED IN PARTICOLARE LA VEDOCA DEL MARESCIALLO, SI SENTIREBBERO MENO SOLI. DALTRONDE IL DEFUNTO ERA UN CARABINIERE E NON UN CARABINIERE QUALSIASI, UNO CHE HA PORTATO LUSTRO ALLA BENEMERITA E QUINDI SAREBBE OPPORTUNO CHE IL GENERALE LUZI, DICESSE, COME PER IL CASO CUCCHI, CHE I RESPONSABILI, QUALORA INDIVIDUATI, PAGNERANNO. L’ARMA LO DEVE ALLA FAMIGLIA LOMBARDO. IMPERATIVO CATEGORICO:- USCIRE DAI RUMOROSI SILENZI CHE CELANO UN’OMERTA’ DI STATO, INTOLLERABILE.
ED IO SO BENISSIMO CHE IL GENERALE LUZI NON È UN OMERTOSO, QUINDI, ATTENDIAMO.