Valzer di nomi e nomine tra i pm| Ecco come cambierà la Procura - Live Sicilia

Valzer di nomi e nomine tra i pm| Ecco come cambierà la Procura

Da sinistra Leonardo Agueci, Vittorio Teresi e Teresa Principato

Scadono gli incarichi di quattro procuratori aggiunti della Dda. Ecco tutti i nomi in corsa.

PALERMO – La corsa è aperta. Nei primi mesi del 2017, tra gennaio e marzo, quattro procuratori aggiunti di Palermo lasceranno l’incarico. Per i primi tre posti il termine per presentare le domande è scaduto ieri. Per il quarto c’è ancora tempo a disposizione.

Si tratta di incarichi di spessore. La procura palermitana cambierà pelle. Bisogna trovare i sostituti di Maria Teresa Principato, Leonardo Agueci, Maurizio Scalia e Vittorio Teresi. La Principato da anni coordina le indagini sulla mafia trapanese e, soprattutto, la caccia a Matteo Messina Denaro. È probabile che il procuratore Francesco Lo Voi coglierà l’occasione per rivedere le strategie di lavoro. Il contrasto alla mafia trapanese negli ultimi anni è stato ricco di successi, ma il latitante resta imprendibile. Di certo non per demeriti investigativi, ma più di qualcosa dovrebbe cambiare negli uomini e nell’organizzazione.

Leonardo Agueci è un altro nome di peso nello scacchiere della Direzione distrettuale antimafia, visto che coordina le indagini le indagini sui clan della zona centrale di Palermo. Per anni si è anche occupato di pubblica amministrazione e ha fatto da traghettatore nella stagione fra l’addio del procuratore Francesco Messineo e l’arrivo di Lo Voi.

A Scalia, negli ultimi mesi, è toccato l’onere di coordinare il gruppo di lavoro sull’immigrazione clandestina. Un gruppo che si è distinto per risultati a livello nazionale. La Procura palermitana è tra le più attrezzate in Italia in materia di sbarchi di clandestini, con un occhio vigile sui fenomeni di radicalizzazione religiosa e terrorismo.

Teresi, oltre a coordinare le indagini sui clan mafiosi della zona Ovest di Palermo, ha ereditato da Antonio Ingroia il ruolo di guida del pool di pm del processo sulla trattativa Stato-mafia, compreso il troncone che si è concluso con l’assoluzione di Calogero Mannino.

Per i primi tre posti si sono già candidati in trenta. Ci sono molti pm in servizio a Palermo (Annamaria Picozzi, Francesco Del Bene, Caterina Malagoli, Paolo Guido, Renza Cescon, Calogero Ferrara, Marina Ingoglia, Pierangelo Padova, Carlo Marzella), altri che a Palermo hanno già lavorato (Maurizio De Lucia, oggi alla Dna; Roberto Piscitello in servizio al Dap; Marzia Sabella, oggi consulente della commissione parlamentare Antimafia; Ambrogio Cartosio, aggiunto a Trapani) e volti ‘nuovi’ come Luca Tescaroli, pm a Roma, che ha lavorato sulle stragi quando era a Caltanissetta. Ha deciso di non presentare domanda Antonino Di Matteo, pm del processo Trattativa.

La corsa per le nomine a Palermo si incrocia con quella per altri tre incarichi: procuratore di Messina (al posto di Guido Lo Forte), Trapani (Marcello Viola è andato alla procura generale di Firenze), e Termini Imerese (in uscita c’è Alfredo Morvillo).


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