Palermo, rapina 'Ke Palle': ci ripensa e chiede di essere arrestato

Palermo, 30enne rapina ‘Ke Palle’ ma ci ripensa e chiede di essere arrestato

Il ladro ha raccontato di avere dei problemi in famiglia. Il titolare: "Ha chiesto scusa"

PALERMO – “Ha puntato la pistola, preso i soldi e poi ha chiesto, togliendo il passamontagna, di chiamare la polizia per farsi arrestare”, sono i momenti concitati che ha vissuto Danilo Li Muli, titolare di Ke Palle in via Maqueda a Palermo, insieme ai suoi dipendenti, subito dopo pranzo, nella giornata di oggi sabato 8 febbraio.

Il rapinatore, un 30enne, si è presentato all’interno dell’attività che si trova nella centralissima via Maqueda, ha puntato la pistola (poi rivelatasi finta) nei confronti di Li Muli e chiesto l’incasso, che gli è stato consegnato, ma si è pentito immediatamente e chiesto di chiamare la polizia per farsi arrestare.

“Abbiamo avuto paura per la rapina, ha chiesto scusa”

“L’arrivo degli agenti è stato immediato – racconta Li Muli – perché, fortunatamente, c’è un presidio qui vicino. Abbiamo provato ad aiutare il ragazzo che, forse, ha voluto manifestare un suo disagio in questo modo. Noi abbiamo avuto paura perché ci siamo visti puntare la pistola contro, c’è ancora un po’ tensione perché l’episodio ci ha scossi”.

“Ha detto, dopo essere stato arrestato, di avere dei problemi in famiglia, forse non sapeva come uscire e ha fatto questo gesto eclatante. Prima di andare via con la polizia mi ha anche chiesto scusa”, ha spiegato il titolare di Ke Palle, al quale sono stati restituiti i soldi che aveva rubato il rapinatore.

Il 30enne è stato portato in Questura dagli agenti della polizia che l’hanno arrestato per rapina. Subito dopo è stato portato al carcere Pagliarelli, dove resterà fino all’udienza di convalida, in programma lunedì.


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