Palermo, una giornata | di ordinario abbandono - Live Sicilia

Palermo, una giornata | di ordinario abbandono

VITA POLITICA CITTADINA
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“Malgrado le rassicurazioni dell’Amia è ancora emergenza a Palermo sul fronte rifiuti. In alcune zone della città le pale meccaniche non sono ancora arrivate e i sacchetti di immondizia continuano a invadere le strade”: un lancio d’agenzia racconta lo stato in cui versano interi quartieri del capoluogo dell’Isola. Pulite soltanto le zone centrali della città, pressoché impraticabile il resto. I cittadini esasperati hanno incendiato contenitori e minidiscariche abusive a Falsomiele, a Bonagia, allo Zen, a Brancaccio.

La munnizza è la punta dell’iceberg di una città abbandonata a sé stessa, una città che ha dimenticato il valore dei servizi pubblici, dagli asili nido, ai trasporti, dal verde pubblico al disbrigo di una qualsiasi pratica in un qualsiasi ufficio comunale.

E nel caos generale ciascuno attribuisce la colpa all’altro, nessuno si assume la benché minima responsabilità del disastro, tutti d’accordo soltanto nello scaricare la colpa sul primo cittadino. Un esempio? Basti guardare ai comunicati di una sola, ordinaria, giornata dei politici cittadini. “Rilanciamo la nostra proposta fatta a marzo di convocare a oltranza il consiglio comunale, tutte le mattine alle ore 9, finché tutti punti all’ordine del giorno saranno affrontati”: la proposta è lanciata dai consiglieri di Pd e Idv Salvo Alotta e Totò Orlando. “ Le commissioni – dicono i due consiglieri – dovrebbero riunirsi solo il lunedì per predisporre i lavori del consiglio da far svolgere dal martedì al venerdì a partire dalle 9 del mattino: in questo modo i consiglieri lavorerebbero tutta la settimana, senza pause e ritardi che non fanno altro che rinviare sine die le decisioni da prendere nell’interesse dei cittadini”.

Sulle commissioni consiliari interviene anche il co-coordinatore del Pdl Alberto Campagna (che è anche il presidente del consiglio comunale): “Le commissioni consiliari – ha detto Campagna in conferenza stampa– si riuniscono ogni giorno per non fare nulla. Ho messo per iscritto che non ritengo sia opportuno proseguire in questo modo, ma le commissioni vengono convocate ugualmente e anche di sabato”. A chi gli ha chiesto un’azione più incisiva, Campagna ha risposto allargando le braccia: “Il sindaco non viene più in Consiglio, quello che potevo fare l’ho fatto”.

Anche l’ex numero due di Cammarata torna ad attaccare il il primo cittadino: “Cammarata e Lombardo hanno compiuto lo stesso errore – ha detto Francesco Scoma, co-coordinatore cittadino e deputato regionale del Pdl – troppi cambi di giunta, che hanno avuto un impatto negativo sulla macchina amministrativa, tant’é che il comune di Palermo ha speso davvero poco rispetto ai fondi comunitari, così come la Regione siciliana”. Scoma ha poi fatto un rapido passaggio sulle sue valutazioni politiche rispetto ai due neonati partiti di centrodestra, il miccicheiano Forza del Sud e il finiano Futuro e Libertà: “Forza del Sud – ha detto Scoma – è nata un po’ fiacca, non vedo un movimento molto esteso, credo che non abbia molto seguito, il risultato è ben al di sotto di quello che probabilmente si aspettavano. Il discorso è differente, invece per Fli: va attenzionato”.

Secca la replica degli ex alleati di Scoma, i rappresentanti di Fds in consiglio comunale (cioè i rappresentanti dello stesso Gianfranco Micciché che fu il promotore della candidatura di Cammarata alla poltrona di primo cittadino): “Le analisi dell’ex vicesindaco di Palermo, non ultime quelle su Forza del Sud e Futuro e Libertà, sono talmente lucide, acute, profonde e aderenti alla realtà che ci sfugge il motivo per il quale il presidente Berlusconi non abbia mai voluto abbeverarsi da cotale pozzo. Chissà, continuando così, forse, un giorno varcherà anche lui la soglia di palazzo Grazioli, nel frattempo gli auguriamo di esercitare al meglio il nuovo ruolo di ‘piccola vedetta lombarda’ su Fli”: così ha replicato Manfredi Agnello, capogruppo di Forza del Sud in sala delle Lapidi, all’affondo dell’ex numero due di villa Niscemi. Mentre un altro miccicheiano, Gerlando Inzerillo, ha tuonato: “L’unica cosa fiacca che i cittadini palermitani hanno visto negli ultimi mesi è la giunta Cammarata e ancora più fiacca, l’azione politica dell’ex vicesindaco Scoma dopo essere stato silurato dallo stesso Cammarata”.

Insomma, una tranquilla giornata come tante. E mentre gli inquilini di palazzo delle Aquile continuano a contendersi il primato della bontà politica delle loro azioni, i risultati sono sotto gli occhi di tutti, basta affacciarsi alla finestra e vedere quel che resta di Palermo.


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