PALERMO- “Il Piano Giovani è un esperimento, non era mai stato immaginato un progetto per un’intera generazione. Abbiamo visto la massiccia partecipazione al bando dei tirocini. Ci si doveva pensare prima, forse se avessimo avuto dei piani giovani cinque anni fa oggi non saremmo al 62 per cento di disoccupazione giovanile”. Così l’assessore alla Formazione Nelli Scilabra, stamattina a una conferenza stampa di presentazione delle misure del Piano Giovani destinate alle cooperative che gestiscono beni confiscati alla criminalità organizzata. Quanto ai noti problemi del click day, che ha visto collassare il sito per un eccesso di contatti, l’assessore a margine ha commentato: “L’amministrazione non era abituata, un Piano Giovani non c’era mai stato. Comunque stiamo appurando quanto avvenuto e non apriremo la terza finestra fin quando non sarà risolto il problema”.
Scilabra ha ribadito ai cronisti che non era previsto un numero così elevato di accessi. “Ho fatto una nota al direttore generale per mettere in moto tutti i provvedimenti per risolvere il problema”, dice l’assessore, che tiene a precisare che i “1.600 incroci fin qui effettuati non sono definitivi. Stiamo facendo le verifiche, e già ci risultano un centinaio di iscrizioni non regolari. Continueremo e a quel punto la terza finestra avrà più posti”.
Rispondendo ai giornalisti in merito al rimpasto di governo, a chi le chiedeva se anche lei come Michela Stancheris fosse pronta a lasciare il suo posto in giunta, Scilabra ha risposto: “Mi ha voluto Rosario Crocetta, lui può decidere cosa fare”. Ma Nelli Scilabra è un assessore del Pd? “Sono in direzione regionale da anni, vengo dalla Sinistra Giovanile, nessuno si può permettere di dire che Nelli Scilabra non è del Pd”. Oggi si presenta il protocollo d’intesa tra istituzioni e associazioni impegnate sul fronte dei beni confiscati. “Siamo la prima regione a farlo”, ha detto Scilabra.
“In tempo di crisi non è consentito dividersi”, ha detto nel corso della conferenza stampa il presidente dell’Anci e sindaco di Palermo Leoluca Orlando, secondo il quale “oggi la gestione dei beni confiscati è inaccettabile, per lo spreco di risorse”. Il sindaco, congratulandosi con l’assessore Scilabra per l’iniziativa sui beni confiscati, ha anche fatto una battuta sul “fallimento del click day”: “Chi non cammina non cade. Se non fai niente non sbagli mai”.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche esponenti di Libera, Avviso pubblico, Unicoop e della Alleanza delle cooperative, tra i sottoscrittori del protocollo insieme al Consorzio sviluppo e legalità presieduto da Piero Capizzi. Enrico Fontana, direttore di Libera ha passato in rassegna i numeri: “Ci sono 2144 beni immobili ancora da destinare in Sicilia. E ci sono 538 aziende in gestione, quelle di cui ancora non si è deciso il futuro. Questo è un protocollo importante perché ci sono risorse certe”, ha detto, sottolineando l’impegno volontario e a titolo gratuito dell’associazione.
“Il protocollo – spiega l’assessore Scilabra – mira a formalizzare un rapporto di collaborazione tra tutti i soggeti coinvolti per sostenere ed accompagnare le nuove cooperative giovanili che si formeranno per la gestione dei beni confiscati alle mafie”
“E’ una mossa importante per due motivi perché si creano opportunità di lavoro per i giovani. Il secondo perché viene colpita la mafia nel punto più debole: il portafogli”, ha detto Mauro Lusetti, presidente nazionale dell’Alleanza cooperative Italiane.
