PALERMO – Una vera e propria piantagione ‘indoor’, nascosta in un seminterrato. A scoprirla nella zona di Villafrati, nel Palermitano, i carabinieri della compagnia di Misilmeri con la collaborazione dello Squadrone eliportato Cacciatori Sicilia, che hanno fatto scattare due arresti per coltivazione e produzione di sostanza stupefacente e furto aggravato di energia elettrica. La serra è stata individuata in un appartamento riconducibile a S.s., 41enne residente a Terrasini, e a P.a., 32enne di Bagheria, entrambi già noti alle forze dell’ordine.
“Nel corso della perquisizione sono state rinvenute quaranta piante di cannabis, dell’altezza di circa un metro e mezzo – spiegano dal comando provinciale dei carabinieri -. Erano coltivate tramite un impianto di irrigazione, illuminazione e ventilazione, allacciato abusivamente alla rete elettrica”. Ma non finisce qui, perché una stanza dell’immobile veniva utilizzata come laboratorio di essiccazione delle infiorescenze: sono stati trovati circa venti grammi di sostanza oltre a materiale vario utilizzato per la produzione.
I due sono finiti ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Le piante sono state tutte sequestrate. I controlli dei militari sono poi proseguiti nella stessa zona: altre due abitaizoni sono state passate al setaccio e stavolta a finire in trappola sono stati padre e figlio: nell’appartamento sono infatti state trovate delle munizioni, ovvero ducento cartucce di vario calibro. D.M.V e D.M.M, di 82 e 56 anni sono stati denunciati per detenzione abusiva di munizionamento e, anche in questo caso, per furto di energia elettrica.