Arriva il primo sì | alla metropolitana leggera - Live Sicilia

Arriva il primo sì | alla metropolitana leggera

In conferenza stampa il sindaco Orlando ha fatto il punto sulle principali opere per la mobilità cittadina: dal tram all'anello ferroviario, dal passante alla metropolitana leggera senza conducente. Per il Festino il tram comincerà a muoversi, primi biglietti nel 2015.

Il progetto
di
6 min di lettura

PALERMO – Da Roma arriva il primo sì alla Mal, la metropolitana automatica leggera di Palermo che, nelle intenzioni di Palazzo delle Aquile, dovrebbe essere pronta (almeno il primo stralcio) per il 2021 e collegare in definitiva lo rotonda di via Oreto con Partanna Mondello. Un’opera faraonica, da 3,5 miliardi di euro, che si aggiungerà al tram, al passante ferroviario e alla chiusura dell’anello ferroviario e che promette di rivoluzionare, letteralmente, il modo di spostarsi in città.

Un insieme di opere realizzate in parte da Rfi che consentirà di lasciare l’automobile a casa e raggiungere agevolmente il centro anche per chi arriva da Punta Raisi o dai paesi limitrofi. Ed è pronto anche un calendario ben preciso dei lavori: entro il 2015 dovrà essere completato il tram, entro il 2017 l’anello ferroviario, tra quest’anno e il 2018 le tre tratte del passante e per il 2021 si prevede l’entrata in esercizio della metropolitana senza conducente. Opere per la maggior parte in sotterranea e con fermate nelle centralissime piazza Verdi e piazza Castelnuovo, con la stazione Notarbartolo che, nelle intenzioni del sindaco Orlando, diverrà la “nuova piazza Politeama”.

La scadenza più immediata sarà, ovviamente, quella del tram. “Per il Festino Santa Rosalia comincerà a camminare, non con i passeggeri, ma per il collaudo – ha spiegato in conferenza stampa Orlando insieme agli assessori Tullio Giuffrè e Cesare Lapiana, al direttore del dipartimento regionale Trasporti Giovanni Arnone, al presidente della Gesap Fabio Giambrone e al presidente dell’Amat Dario Gristina – oltre alle tre linee di tram avremo anche le fermate di un anello che collega Notarbartolo con il Politeama e il passante che consiste in 16 stazioni dentro la cinta urbana, ovvero una metropolitana vera e propria realizzata dalle Ferrovie dello Stato. La novità consiste nel fatto che la settimana scorsa è stato approvato in linea tecnica ed economica il progetto per la Mal, la metropolitana automatica leggera dalla rotonda di via Oreto sino a Notarbartolo e che attraversa per intero il centro città. Non aspetteremo l’autobus al Politeama, ma a Notarbartolo dove avremo la stazione del passante, dell’anello, del tram e della metropolitana leggera. Il successivo stralcio arriverà fino a Mondello. Tutti questi passaggi sono stati possibili grazie alla collaborazione con la Regione e dell’assessore Torrisi. Vorremmo convincere l’Autorità portuale, le Ferrovie e l’aeroporto a sottoscrivere simbolicamente l’1% del capitale Amat perché sia gestore della mobilità di tutta l’area del Palermitano”. Allo studio anche un biglietto unico per le quattro opere, per il quale è stato fissato un incontro il prossimo 6 maggio tra Regione, Comune e Rfi. Ma andiamo al dettaglio.

MAL Si tratta di una metropolitana completamente sotterranea divisa in due stralci: Oreto-Notarbartolo, per cui il ministero ha dato il primo via libera al progetto, e poi il collegamento con Mondello che verrà finanziato con la prossima programmazione comunitaria.”Il 23 aprile il ministero ha approvato il progetto in linea tecnica ma ha anche dato il via libera alla valutazione economica – ha detto Giuffrè – il tutto è previsto nel Piano del trasporto pubblico di massa approvato nel 2002 e ci consentirà anche di contrastare l’inquinamento delle polveri sottili e di tipo acustico”. L’opera, nel suo complesso, prevede 20mila passeggeri nelle ore di punta (8-9 del mattino) per direzione, 36 milioni di passeggeri l’anno, 20 chilometri di linea per 23 fermate e una corsa ogni 90 secondi. Da 300 a 400 passeggeri a veicolo e 3,5 miliardi di euro di investimento. Il sì romano riguarda però solo il primo lotto: adesso la parola passerà al Cipe che avrà la documentazione a disposizione in 30 o 40 giorni. Il Cipe finanzierà il 60% dell’opera, alla Regione e al Comune toccherà il restante 40: piazza Pretoria punterà su finanza di progetto o appalto integrato dando magari ai privati la gestione di alcune stazioni. Il primo stralcio prevede nove fermate (tra cui piazza Giulio Cesare, piazza Borsa, il Massimo, il Politeama, Archimede e Notarbartolo) per sette chilometri da percorrere in 12 minuti, con cantieri che resteranno aperti 50 mesi. Il costo massimo previsto è di 950 milioni, anche se l’opera in sé oscillerà tra gli 800 e i 900 a seconda delle tecnologie. Il deposito sarà accanto alla rotonda Oreto, lato monte, tra la circonvallazione e via Santa Maria di Gesù. Le stazioni saranno da 6 a 30 metri sottoterra e la stazione di scambio con l’anello al Politeama è stata già finanziata oggi con 900mila euro. Previsti anche parcheggi di interscambio in zona Oreto.

TRAM Come detto, entro il prossimo Festino inizierà il collaudo ma, realisticamente, il primo biglietto si potrà staccare solo il prossimo anno. Tre le linee previste in superficie che dovranno essere funzionanti entro il 2015, pena la restituzione all’Europa di milioni e milioni di euro: la 1 collegherà Roccella alla Stazione centrale; la 2 Borgo Nuovo a Notarbartolo; la 3A il Cep alla linea 2 e la 3B la rotonda Einstein con corso Calatafimi percorrendo viale Regione siciliana. “Le tre linee di tram sono frutto di un cofinanziamento con cui la Regione partecipa con 90 milioni di euro – ha detto Arnone – ma pensiamo anche a un prolungamento del tram da corso Calatafimi fino a via Ernesto Basile, ovvero una zona che comprende quasi tutta l’Università di Palermo. Come dipartimento delle Infrastrutture, abbiamo proposto al dipartimento Programmazione l’inserimento dell’opera nei fondi 2014-2020. E’ auspicabile anche l’acquisto di nuovi convogli, oltre ai 17 attuali, grazie ad alcuni fondi statali: del resto il tram di Palermo sarà l’unico in Sicilia, ad eccezione di un piccolo tratto a Messina”. La linea 1 ad oggi è completa per l’80%, a luglio cominceranno i lavori per la sostituzione del ponte sul fiume Oreto che termineranno nella tarda primavera del 2015, per fine anno ai arriverà al 90%; la linea 2 è al 60% del completamento, arriverà al 75% a dicembre; la 3A è al 95% e la 3B solo al 10. Rimane anche la questione del direttore d’esercizio: l’Amat non è riuscito a trovarne uno e il ministero non ha ancora indicato la terna chiesta dal sindaco Orlando. A gestire il sistema sarà l’Amat.

ANELLO E PASSANTE Saranno per la maggior parte in sotterranea. L’anello sarà pronto fra tre anni e poi con un bando si deciderà chi sarà a gestirlo. Il 15 maggio si incontreranno Regione e Ferrovie per la sottoscrizione del contratto, le aree di cantiere saranno consegnate entro il 25 maggio. “Parteciperemo alla tratta B del passante – ha detto Arnone – dopo aver dato 270 per quella A. Il cittadino in futuro non penserà solo alla automobile, ma potrà scegliere tra più mezzi tra cui ovviamente anche gli autobus. Palermo diverrà una città europea e gli autobus extraurbani inoltre non dovranno entrare più a Palermo, da Sud si fermeranno all’altezza del Forum per accedere alla città con la metropolitana. Sarà un autoporto importante. Attiveremo anche green way per l’uso della bicicletta, essendo nel cuore del Mediterraneo abbiamo un tasso di utilizzo delle due ruote ad oggi trascurabile”. Il passante, che ha tre tratte, completerà la prima nel 2014, la seconda nel 2018 e la terza nel 2015. Collegherà Roccella a Punta Raisi.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI