Pubbliservizi verso il fallimento |Proroga, ancora nessuna firma - Live Sicilia

Pubbliservizi verso il fallimento |Proroga, ancora nessuna firma

L'amministratore Ontario: "Contratto capestro".

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CATANIA – “Il contratto di proroga tra Pubbliservizi e Città metropolitana non è ancora stato firmato”. A parlare è l’amministratore unico della partecipata Silvio Ontario che venerdì scorso ha portato i bilanci dell’azienda al Tribunale per l’istanza di fallimento. La situazione a livello economico è al tracollo. Il capitale sociale di un milione di euro è stato eroso e i debiti arrivano a quasi 7 milioni. L’aspetto che non ha permesso di apporre la firma sulla proroga non è il taglio delle somme da oltre un milione a quasi 600 mila euro ma la clausola sugli ordinativi per i lavori su misura. Ontario parla di “contratto capestro”. “Ho chiesto che venga aggiunto che l’accettazione dell’ordinativo deve avvenire solo dopo la conferma da parte di Pubbliservizi. Non possiamo prenderci responsabilità su lavori che non possiamo eseguire”, è perentorio Ontario. Insomma l’amministratore unico non può prendersi in carico lavori che sa già che non può portare a termine e nei tempi previsti. Anche perché la clausola prevede anche delle penali per i lavori non eseguiti. Ma la richiesta al momento non è stata ancora accettata dalla Città metropolitana. E questo non permette di finalizzare l’accordo contrattuale. Un braccio di ferro che danneggia soprattutto i quattrocento lavoratori.

Intanto in azienda si attende che il Tribunale fallimentare fissi la prima udienza. Ma spazio per il concordato pare non ce ne siano. “Senza un piano triennale non ci sono le condizioni di legge per arrivare a un concordato”, afferma Ontario. L’amministratore unico aggiunge che ha scelto di portare i fascicoli al palazzo di giustizia solo venerdì scorso e di comunicarlo alla proprietà solo lunedì perché “non voleva ci fossero speculazioni politiche di alcun tipo”.

Il commissario della Città metropolitana Salvo Cocina ha parlato di opera di moralizzazione, tirando in ballo la questione dei superminimi che dovrebbero essere annullati. “Ancora una volta si porta l’attenzione sulla questo aspetto che ho congelato due mesi dopo il mio insediamento – spiega Ontario – e che sono oggetto di studio e valutazione. Ma non si possono eliminare senza prima studiare caso per caso, il rischio è di avviare cause del lavoro con il rischio tangibile di perderle e quindi di causare un ulteriore danno economico all’azienda”. Il presidente poi rimette in fila le cose: “Vorrei spiegare che la questione superminimi pesava sul bilancio di Pubbliservizi circa 24 mila euro”. Il debito milionario è frutto di una mala gestione risalente negli anni. “Forse l’opera di moralizzazione doveva iniziare diversi anni fa”, chiosa provocatoriamente Ontario.

 


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