“Quei progetti non valutati” | Nuovi dubbi sull’Avviso 8 - Live Sicilia

“Quei progetti non valutati” | Nuovi dubbi sull’Avviso 8

Ricorso di due enti. Il Tar chiede chiarimenti all’assessorato.

PALERMO – Nel primo caso, la Regione dovrà spiegare come mai non siano stati valutati, ai fini del punteggio complessivo, i corsi svolti dall’ente con “Garanzia giovani”. Nel secondo caso, bisognerà chiarire perché non siano stati considerati i corsi svolti da un altro ente in altre regioni d’Italia. E così, due ordinanze del Tribunale amministrativo regionale allungano nuove ombre sulla graduatoria definitiva dell’Avviso 8, il mega-bando da 136 milioni di euro della Formazione professionale.

Va detto subito che le ordinanze non sospendono né tanto meno annullano la graduatoria o addirittura l’Avviso. Ma in qualche modo chiedono spiegazioni all’Assessorato alla Formazione, prima di decidere sui ricorsi presentati da due enti esclusi dall’elenco che dà diritto ai finanziamenti regionali.

Il primo ricorso è quello dell’Associazione “Ars”, che non ha nulla a che vedere, ovviamente, con l’Assemblea regionale siciliana. L’acronimo sta infatti per “Acconciatori riuniti siciliani”. L’ente, difeso dall’avvocato Provvidenza Tripoli, ha chiesto di rivedere il proprio punteggio complessivo nella graduatoria finale. E qualcosa, stando al ricorso, non è del tutto chiara al Tar. Che ha chiesto, in vista di una decisione da assumere sul ricorso stesso, di “acquisire una dettagliata relazione dell’Amministrazione regionale che chiarisca, in maniera più specifica rispetto al rapporto informativo depositato in atti, – si legge nell’ordinanza – le ragioni per le quali si è deciso di non valutare i corsi finanziati nell’ambito della cosiddetta ‘Garanzia giovani’, nonché le concrete modalità, anche temporali, con cui sono stati in concreto erogati, a rimborso, i relativi finanziamenti”. Il tempo concesso dal Tar all’assessorato, in questo caso, è di cinque giorni.

Ne avrà a disposizione quindici invece, l’assessorato, per chiarire i dubbi sollevati da un altro ente, Globalform Scarl, difeso dagli avvocati Gaetano Armao e Chiara Castellana. L’ente aveva protestato perché i progetti presentati per l’Avviso 8 “hanno avuto una consistente contrazione del punteggio attribuito in relazione ad una differente interpretazione ed applicazione dei criteri di valutazione dei requisiti di capacità tecnica ed economica del soggetto proponente siccome indicati dall’Avviso 8 e dalle norme di riferimento cui il medesimo Avviso rinvia e il mancato riconoscimento della utilità dei corsi già espletati e finanziati dalla Regione Lombardia e dalla Regione Sardegna”.

All’ente, così, non sarebbero stati riconosciuti dei punteggi che invece erano stati previsti in occasione della graduatoria provvisoria. Anche in questo caso, quindi, il Tar ha chiesto alla Regione una “dettagliata relazione informativa” per sgombrare il campo dai dubbi. In entrambi i casi, la camera di consiglio per l’esame della domanda cautelare è stata fissata per il prossimo 8 giugno.


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