“Ci sarebbe piaciuto che anziché provare a vincere il campionato di arrampicata sugli specchi, difendendo l’indifendibile, il governo Musumeci si fosse impegnato a correre ai ripari, ammettendo le enormi lacune del piano rifiuti segnalate dalla Commissione europea, che hanno portato l’istituzione Ue a dichiarare il piano “non conforme” alla direttive sull’economia circolare, mancante “di una descrizione chiara e dettagliata…delle misure per conseguire gli obiettivi” e senza “una stima dei costi futuri per il sistema dei rifiuti previsto”. Se questa non è una bocciatura,… Anzi, per la precisione questa è la terza bocciatura del piano che arriva dopo quella del ministro Costa nel 2018 e del Cga nel 2021, a conferma che Musumeci e la gestione dei rifiuti sono due rette parallele”.
“Le nostre prime osservazioni risalgono al 2018”
Lo dice il deputato del M5S all’Ars Giampiero Trizzino in risposta alle dichiarazioni del governo regionale, che bolla le affermazioni dei deputati del M5S prive di fondamento per creare apposta allarmismi tra la popolazione durante la campagna elettorale. “Ricordiamo – dice Trizzino – che le nostre ripetute osservazioni su questo disastroso piano risalgono al 2018, in tempi ben lontani dalla campagna elettorale. Se ci avessero ascoltato, probabilmente avremmo un piano rifiuti operativo e tanti problemi in meno. E, soprattutto, i cittadini non rischierebbero di pagare una Tari altissima, sicuramente sproporzionate rispetto ad un servizio di raccolta non all’altezza di un Paese civile”.