Catania, rifiuti: roghi e discarica satura, preludio di emergenza - Live Sicilia

Rifiuti, roghi e discarica satura: preludio di un’emergenza

Cassonetti incendiati a Picanello e cumuli segnalati in diversi punti della città

CATANIA – I cassonetti vuoti dati alle fiamme, insieme ai mucchi d’immondizia che li circondano: è successo a Picanello, dove da due giorni è partita la raccolta differenziata. Da giorni in diversi quartieri della città sono segnalati cumuli di rifiuti lasciati a marcire sotto il sole, e anche nelle zone in cui è già partita la differenziata si creano discariche abusive, come segnalato da Livesicilia. I problemi con la discarica di Lentini e il comitato tecnico alla Regione.

I cassonetti in fiamme e i cumuli

È la cronaca di un sistema in affanno, quella sui rifiuti a Catania in questi giorni. Mentre a Ognina e Picanello è partita da due giorni la raccolta differenziata e sono stati rimossi o capovolti i cassonetti, i rifiuti continuano ad accumularsi in diverse zone della città. In alcuni casi, la reazione esasperata dei cittadini è di incendiare i cumuli, come è successo ieri sera a Picanello.

Il problema rimane quello della discarica di Lentini, che da pochi giorni ha comunicato che, a causa della saturazione degli impianti, sarà diminuito il volume totale di rifiuti indifferenziati accettati da ciascun comune. Un problema enorme in una città come Catania che ogni giorno spedisce a Lentini, in media, 120 tonnellate di rifiuti indifferenziati, che oggi costano 240 euro a tonnellata.

“Rischio igienico sanitario”

Proprio per mettere una pezza a questo problema il Comune ha deciso di accelerare sulla raccolta differenziata, e aveva anche previsto i problemi e le disfunzioni nella raccolta. Proprio questa mattina il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi ha riunito la giunta municipale in una riunione straordinaria sull’emergenza rifiuti: “Qualora la situazione non dovesse evolvere positivamente entro poche ore con soluzioni certe e modalità eccezionali da parte della Regione – si legge in un comunicato – facendo riprendere la raccolta dei rifiuti per conferire nella discarica di Lentini o altrove, saremo a costretti ad adottare misure straordinarie per evitare che la situazione igienico sanitaria collassi ancora di più, con gravissimi rischi per la salute dei cittadini”

Bonaccorsi è poi tornato sulle “continue sollecitazioni agli organi regionali competenti – si legge ancora nel comunicato – avviate ancor prima che la situazione degenerasse, cinque giorni addietro, alla luce della comunicazione dei gestori della discarica di Lentini di una consistente riduzione del carico di rifiuti da ricevere, fino al blocco pressoché totale dell’impianto dove si registrano file chilometriche degli autocompattatori in attesa di conferire”. Secondo le relazioni dei tecnici, si legge ancora nel comunicato, è emerso che a Catania ci sono oltre mille tonnellate di rifiuti riversate sulle strade, con crescente produzione di percolato sparso nei pressi delle micro discariche che si sono formate.

L’appello

A fronte di questa pesantissima situazione emergenziale, senza precedenti considerate anche le alte temperature di questi giorni, ai cittadini viene raccomandato dall’Amministrazione di “non bruciare i rifiuti ed evitare di gettare altra spazzatura, almeno fino a quando non riprenderà la raccolta”. Quest’ultima è ferma da ieri sera per il blocco della discarica a cui afferiscono oltre un centinaio di comuni della Sicilia Orientale, molti dei quali stanno subendo gravi ripercussioni per via della chiusura dell’impianto ora completamente saturo.

Il comitato delle Srr

In effetti la Regione ha già iniziato a muoversi qualche giorno fa, con la creazione di un comitato tecnico che riunisce i rappresentanti delle 18 Srr siciliane, Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti. L’iniziativa dell’assessore regionale dell’Energia Daniela Baglieri e del direttore generale del dipartimento Acqua e rifiuti Calogero Foti è stata presa perché, dice Baglieri, “a realtà siciliana in materia di rifiuti non è omogenea, dal punto di vista regionale noi abbiamo il compito di armonizzare interessi provinciali con quelli di sovrambito e al contempo con quelli nazionali”.

Ma dalla prima riunione, avvenuta ieri, si è usciti con un nulla di fatto. Sul piatto ci sono nuovi impianti e una nuova pianificazione. Nuovo appuntamento per il 7 giugno.


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