Riforma, la maggioranza plaude |Ma già si pensa a come migliorarla - Live Sicilia

Riforma, la maggioranza plaude |Ma già si pensa a come migliorarla

Miccichè: "Riscatto della politica". Lentini: "Successo della maggioranza". Picciolo: "Nel testo incongruenze figlie delle trappole d'Aula"

Liberi consorzi
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PALERMO – Maggioranza soddisfatta per l’approvazione della riforma dei liberi consorzi. Ma già si pensa a interventi migliorativi sulla legge.

“Oggi più che mai le riforme sono una forma di riscatto della politica e l’approvazione del ddl sui liberi consorzi e le città metropolitane non fa eccezione”, afferma il segretario regionale dell’Udc Gianluca Miccichè esprimendo il proprio apprezzamento per il voto definitivo da parte dell’Ars sulla riforma delle province.

“L’approvazione della legge è un successo del Governo Crocetta e della maggioranza di cui si compone – dichiara Totò Lentini, capogruppo di Sicilia Democratica all’Ars. Con i liberi Consorzi finalmente la Sicilia si allinea al contesto nazionale e recupera agli enti intermedi un ruolo di centralità nelle politiche di sviluppo territoriali. La forza dei nuovi enti intermedi sta proprio nel ruolo che consiglieri e sindaci dei comuni che ne fanno parte acquisiscono rispetto alle scelte da adottare. Le comunità locali, infatti, attraverso i propri amministratori, che andranno ad eleggere in secondo livello il Presidente e gli organi di governo dei Consorzi, avranno un grande potere decisionale che comporterà maggiore responsabilità e partecipazione attiva. Auspichiamo – sostiene Lentini – che la Regione Siciliana, come già avviene in altre regioni, progressivamente trasferisca competenze ai consorzi quali l’utilizzazione del personale della forestale per la tutela del territorio, la formazione professionale e la gestione dei servizi di utilità diretta del territorio”.

“Rispettando la specialità autonomistica, abbiamo riordinato gli enti intermedi creando le condizioni per risanare il deficit delle ex province che ammonta a 100 milioni di euro e quindi garantendo la piena occupazione ai dipendenti che in questi mesi hanno sofferto molto. Abbiamo fatto una buona legge che ci rimette in linea con il resto del Paese che applica già da mesi la riforma Del Rio”. Lo afferma Giovanni Di Giacinto, capogruppo del Megafono-Pse all’Ars.

“La riforma che istituisce i Liberi consorzi e le Città metropolitane – afferma Giuseppe Picciolo, capogruppo del Patto dei Democratici per le Riforme all’Ars – rappresenta una volontà politica di proseguire sulla strada del cambiamento. Certamente questa legge si sarebbe potuta fare prima e meglio, e magari con maggiore forza riformatrice. E’ evidente che nel testo della legge ci siano incongruenze determinate da qualche trappola tesa nei voti d’Aula. E risulta chiaro che il testo esitato dalla commissione, da noi approvato come gruppo, era meglio articolato. Ad esempio, credo sia una scelta infelice quella della mancata elezione dei sindaci delle città metropolitane in maniera automatica (coincidente con il sindaco del capoluogo di provincia) e la rinuncia al voto ponderato per quanto riguarda gli organismi elettivi di secondo livello. Queste carenze potranno essere risolte con alcune modifiche in corso d’opera per far sì che questo organismi possano funzionare meglio”.

 


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