PALERMO – Franco Rinaldi non si scompone. “Crocetta dice che in un normale Paese europeo dopo l’inchiesta di Report i diretti interessati si sarebbero dimessi? Infatti mia moglie ha lasciato l’ente quattro giorni fa”. Il deputato messinese del Pd, uno dei protagonisti del servizio della trasmissione Rai di domenica, incassa: “Crocetta stesso – spiega – ha ammesso che non c’era una norma. Ci siamo comportati sempre nei limiti delle regole stabilite dalla normativa. E l’incompatibilità non c’era”.
Sì, ma adesso c’è un ddl. E Crocetta, volendo leggere attentamente le sue dichiarazioni, si riferisce ai politici.
“Guardi, tra l’altro stiamo parlando di un ente piccolo, che mia moglie gestisce da prima che io iniziassi a fare politica. E poi, come le ho detto, ho chiesto a mia moglie di lasciare l’incarico e l’ha fatto”.
Bene. Ma perché non farlo prima?
“Non c’era una norma, e poi…”.
E poi c’era una questione di opportunità.
“Mia moglie era già lì da dieci anni. E gestiva, per capirci, solo due corsi in un mondo in cui gli enti importanti ne gestiscono decine. Insomma: parliamo di nulla, tanto più che da quando faccio politica l’ente non ha beneficiato della mia attività. Io ho iniziato a fare politica nel 2006”.
Sì, ma suo cognato (Francantonio Genovese, che come spiega il numero di “I love Sicilia” attualmente in edicola è sposato con la gemella della moglie di Rinaldi, ndr) fa politica da qualche anno in più.
“Questo è vero. E io sono sempre stato al suo fianco”.
Ecco. L’incompatibilità non c’era?
“L’impegno diretto di Francantonio alla Regione è arrivato nel 2006. Insomma: anche per lui è arrivato dopo che mia moglie ha iniziato a lavorare in quell’ente”.
Insomma: voterà il ddl sull’incompatibilità?
“Sarò il primo a votarlo. Le dirò di più: sono contento che Crocetta l’abbia fatto, perché così vengono eliminate le strumentalizzazioni. Sulla formazione, però, presenterò anche un altro ddl”.
Per fare cosa?
“La cosa che mi interessa di più è il destino dei lavoratori della formazione: passando ai fondi comunitari le garanzie per loro vengono meno. Bisogna trovare una soluzione per salvare queste ottomila famiglie. Ne parleremo e spero che la coalizione si impegni per fare una legge su questo argomento”.
A proposito della coalizione: Crocetta, nell’intervista di oggi a LiveSicilia, dice anche che “il rapporto col Pd non è buono”. La coalizione c’è ancora?
“Le vicende che hanno riguardato l’elezione dell’ufficio di presidenza non vanno inquadrate come un problema di stabilità. Bisognava fare queste nomine, è andata così. Mi auguro che si continui ad avere la coalizione uscita dalle urne”.
Nessun nodo al fazzoletto?
“Sosterremo Crocetta fino in fondo. Non mancherà certo per noi”.
Il deputato messinese protagonista del servizio di Report: "Mia moglie ha già lasciato l'ente. I rapporti Pd-Crocetta? Noi sosterremo il presidente fino alla fine, per noi non mancherà".