Sicilia, Safina: "Serve piano per gli aeroporti di Trapani e Palermo"

Safina: “Serve un piano sugli aeroporti di Trapani e Palermo”

L'opinione del deputato trapanese sul progetto di fusione dei due scali
TRASPORTI
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TRAPANI – “L’aeroporto di Trapani non può oggi rappresentare un definitivo volano di sviluppo perché troppo appesantito dalle perdite economiche. Bisogna dunque lavorare su un piano industriale che lo risani e lo renda competitivo al di là del continuo intervento finanziario della Regione Siciliana. Bene ha fatto il sindaco di Palermo Roberto Lagalla a frenare sulla possibile fusione tra gli scali aeroportuali di Trapani e Palermo”. Così il deputato regionale del Pd, Dario Safina, che interviene sul progetto del governo regionale siciliano di fondere la gestione dei due aeroporti della Sicilia occidentale in modo da creare un unico polo aeroportuale che consenta di abbattere il caro voli.

“Airgest deve avere i conti in equilibrio”

“Fortunatamente – continua Safina – quest’anno l’Assemblea regionale è riuscita a trovare i fondi per finanziare le perdite di Airgest e speriamo di recuperarli anche per il prossimo anno, ma fino a
quando riusciremo a farlo? È dunque necessario programmare un piano industriale che consenta di
mantenere le tratte ad oggi presenti sullo scalo trapanese, incrementarle con nuove e più appetibili
destinazioni così da creare un equilibrio nella gestione dei conti. Solo a quel punto si potrà mettere a
punto un piano strategico di fusione che permetta di giungere ad una sinergia corretta tra le due
infrastrutture e che le renda utili l’una all’altra”.

Asse, e non una fusione immediata, con Palermo

“Palermo, infatti – spiega ancora il deputato trapanese – ha ormai esaurito il suo bacino di espansione
e potrà continuare a crescere solo appoggiandosi allo scalo di Birgi che, di conseguenza, potrà
continuare a prosperare mantenendo in equilibrio la sua situazione finanziaria. Poi si vedrà se il futuro
sarà quello della privatizzazione oppure no. Bisogna comunque tenere presente che Enac, l’Ente
nazionale aviazione civile, ha già previsto la privatizzazione degli scali aeroportuali”. E sull’arrivo a marzo della nuova compagnia, la Aeroitalia aviolinea, che collegherà gli scali più importanti dell’isola come Palermo e Catania anche con Milano-Bergamo e Roma-Fiumicino, Safina aggiunge: “Non sembra che questo nuovo vettore possa rappresentare ed avere quella solidità per potere costituire un’alternativa a Ryanair e Ita tale da poter portare un abbassamento dei prezzi, come abbiamo già visto con l’esperienza del Trapani-Catania”. Secondo Safina “sarebbe più opportuno verificare se è possibile procedere con un bando pubblico da destinare all’abbattimento dei costi”.

Dario Safina
Dario Safina


“Anche Trapani interessata al settore cargo”

E infine: “Ho letto, nel frattempo, gli intendimenti del presidente Schifani in merito al potenziamento del settore cargo concernente l’aeroporto di Comiso. Anche Birgi ha tutto il potenziale necessario per diventare l’hub del Mediterraneo quale ponte naturale con i Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum. Sono certo che, quando il presidente Schifani vorrà avviare una concertazione con il territorio trapanese, senza ovviamente intaccare il trasporto passeggeri, anche qui troverà sponda. Certamente da parte mia”.


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